22 Dicembre 2010
In
My life, Vita da mamma
Piccole conquiste
Micro sta crescendo.
Da Fia, adesso e’ diventata Fofia: passi da gigante….
Chissa’ perche’ per una mamma ogni piccola conquista diventa una grande soddisfazione, una magia inaspettata. Un momento agognato e sognato, quasi questi piccoli cucciolotti non fossero capaci di crescere da soli!
Prima preoccupazioni e un po’ di ansia, sempre ed immancabilmente quando devono iniziare a fare qualcosa di importante, tipo gattonare (ma quando lo fara’? Sara’ normale? Come mai ci mette cosi’ tanto?), camminare (se poi incontrate altre mamme i cui figli hanno iniziato presto vi sentite quasi responsabili…. Avra’ problemi alle gambe? Sara’ il caso di fare una visita?), infine parlare (non e’ che fara’ confusione, con tutte queste lingue? Blatera, blatera, ma non dice ancora niente… O sono io che non la capisco? E in che lingua parlera’? Siamo sicuri che mi capisca? Che capisca le signorine dell’asilo?). E cosi’ via, discorrendo.
Insomma, ogni volta che questi piccoli imparano qualcosa ci sentiamo cosi’ fiere e felici che le emozioni diventano quasi incontenibili. Come la prima volta che dicono “mamma”, ricordate? Un’esplosione di emozioni!
In realta’ la prima parola di Micro non e’ stata mamma, bensi’ “ciuccio” (avevate dubbi?). “Mamma” e’ venuta al secondo posto. Poi “papa’”, ed infine tutto il resto. Adesso e’ una variazione tra “look at that!” (con un vero accento british), “addivati” (=arrivati), “balla balla!” (quando c’e’ una musica ballabile) ed inevitabili “what’s that?” (che inserisce sempre nel modo e nei tempi giusti).
Ormai dice tutto e ripete tutto, ma quando torna a casa dall’asilo (la sento arrivare dai suoi piedini che corrono nel corridoio del pianerottolo – li riconoscerei ovunque), ultimamente entra dicendo ad alta voce: “Mamy!”.
Mah, segreti della mente infantile….
E pensare che mi sembrava appena ieri che aveva tre mesi e, al mare, gioivo perche’ aveva imparato a fare i versetti (vere e proprie pernacchie, in realta’!). Ed io ero cosi’ contenta!
La mia happy child…. Cosi’ la chiamavano le ostetriche inglesi quando andavamo a fare le visite di routine alla baby clinic. E cosi’ e’ rimasta, il mio piccolo raggio di sole, che quando entra in casa pare un ciclone! In questi giorni, poi, mi riempie di discorsi (li capissi, oltretutto, sarei anche piu’ contenta…!). Mi sa che sente il Natale avvicinarsi…. Con tutta questa neve, quest’anno e’ proprio magico! (“magia magia….”, direbbe Micro)
Da Fia, adesso e’ diventata Fofia: passi da gigante….
Chissa’ perche’ per una mamma ogni piccola conquista diventa una grande soddisfazione, una magia inaspettata. Un momento agognato e sognato, quasi questi piccoli cucciolotti non fossero capaci di crescere da soli!
Prima preoccupazioni e un po’ di ansia, sempre ed immancabilmente quando devono iniziare a fare qualcosa di importante, tipo gattonare (ma quando lo fara’? Sara’ normale? Come mai ci mette cosi’ tanto?), camminare (se poi incontrate altre mamme i cui figli hanno iniziato presto vi sentite quasi responsabili…. Avra’ problemi alle gambe? Sara’ il caso di fare una visita?), infine parlare (non e’ che fara’ confusione, con tutte queste lingue? Blatera, blatera, ma non dice ancora niente… O sono io che non la capisco? E in che lingua parlera’? Siamo sicuri che mi capisca? Che capisca le signorine dell’asilo?). E cosi’ via, discorrendo.
Insomma, ogni volta che questi piccoli imparano qualcosa ci sentiamo cosi’ fiere e felici che le emozioni diventano quasi incontenibili. Come la prima volta che dicono “mamma”, ricordate? Un’esplosione di emozioni!
In realta’ la prima parola di Micro non e’ stata mamma, bensi’ “ciuccio” (avevate dubbi?). “Mamma” e’ venuta al secondo posto. Poi “papa’”, ed infine tutto il resto. Adesso e’ una variazione tra “look at that!” (con un vero accento british), “addivati” (=arrivati), “balla balla!” (quando c’e’ una musica ballabile) ed inevitabili “what’s that?” (che inserisce sempre nel modo e nei tempi giusti).
Ormai dice tutto e ripete tutto, ma quando torna a casa dall’asilo (la sento arrivare dai suoi piedini che corrono nel corridoio del pianerottolo – li riconoscerei ovunque), ultimamente entra dicendo ad alta voce: “Mamy!”.
Mah, segreti della mente infantile….
E pensare che mi sembrava appena ieri che aveva tre mesi e, al mare, gioivo perche’ aveva imparato a fare i versetti (vere e proprie pernacchie, in realta’!). Ed io ero cosi’ contenta!
La mia happy child…. Cosi’ la chiamavano le ostetriche inglesi quando andavamo a fare le visite di routine alla baby clinic. E cosi’ e’ rimasta, il mio piccolo raggio di sole, che quando entra in casa pare un ciclone! In questi giorni, poi, mi riempie di discorsi (li capissi, oltretutto, sarei anche piu’ contenta…!). Mi sa che sente il Natale avvicinarsi…. Con tutta questa neve, quest’anno e’ proprio magico! (“magia magia….”, direbbe Micro)
Hampstead Heath, domenica 19 dicembre 2010 |
Giada
22 Dicembre 2010 at 16:35Quanto mi piacciono le storie di micro macro e mammadesign. E quanto mi piace questo blog!
Giada
22 Dicembre 2010 at 16:37consiglio: urge un lettino da bimbi che non abbia sbarre =))), una brandina da viaggio anziche’ un lettino… per chi vuol esser grande ma non lo è
Mammadesign
22 Dicembre 2010 at 17:35Ok, cerchero’ qualcosa di adatto a bimbi in crescita che vogliono scendere dal letto senza farsi male ma rimanerci la notte senza cadere!!!! (e’ questo che cerchi?)
Anonymous
22 Dicembre 2010 at 18:16Vi aspettiamo!!!
Un abbraccio alla grande Micro e alla sua Mamma.
S.
R
3 Gennaio 2011 at 18:51Che bellezza, come mi riconosco nei pensieri da mamma alle prese con i progressi del proprio cucciolo! Auguroni di cuore!