15 Settembre 2011
In
My life, Vita da mamma
A volte
A volte ti chiedi dove stia andando la tua vita.
A volte ti chiedi se la direzione che hai preso, le scelte che hai fatto, le decisioni che prendi ogni giorno siano quelle giuste. Per te, primo. Per la tua famiglia, secondo.
A volte t’immagini altrove, eppure ti senti fortemente qui.
A volte pensi a come sarebbe stato, ma non e’ stato.
A volte ti senti mamma (soprattutto quando devi alzarti dal letto con 39 di febbre, e curare tua figlia che ha dormito solo 15 minuti nel pomeriggio ed e’ noiosa come solo i bimbi stanchi sanno essere), altre volte ti senti fortemente TE, la te di sempre, quella bambina che sognava di avere una stalla di cavalli nel giardino di casa, e che li aveva nominati ad uno ad uno, quella che giocava allegramente con i suoi fratelli in una delle tante case che hanno abitato, quella che non aveva idea di cosa fosse la vita e di quali scelte avrebbe fatto.
A volte, senti di avere qualcos’altro, ancora, da fare. Ma non sai cosa.
A volte, anche, pensi di aver perso qualcosa per strada.
A volte, insomma, non capisci piu’ nulla.
Sara’ la febbre.
Eppure, a volte, le cose iniziano a “quadrare” da sole.
E il secondo giorno che la mia piccola Micro si addormenta alle 20.30 senza protestare piu’ di tanto. A volte succede.
Speriamo che stia prendendo un ritmo diverso, che scivoli verso l’abbandono del sonnellino pomeridiano (che si e’ spostato ormai troppo tardi e che dura – lasciandolo durare – troppo a lungo) per poter poi andare a letto ad un’ora decente la sera.
Speriamo.
A volte, quando diventi mamma di una treenne, riesci perfino a sprofondare febbricitante in un letto. Cosa che fino a poco tempo prima non potevi permetterti, e ti trascinavi per casa con gli occhi di fuoco e la testa in un girone infernale.
A volte e’ dura. Altre volte va meglio.
Si cresce.
E il secondo giorno che la mia piccola Micro si addormenta alle 20.30 senza protestare piu’ di tanto. A volte succede.
Speriamo che stia prendendo un ritmo diverso, che scivoli verso l’abbandono del sonnellino pomeridiano (che si e’ spostato ormai troppo tardi e che dura – lasciandolo durare – troppo a lungo) per poter poi andare a letto ad un’ora decente la sera.
Speriamo.
A volte, quando diventi mamma di una treenne, riesci perfino a sprofondare febbricitante in un letto. Cosa che fino a poco tempo prima non potevi permetterti, e ti trascinavi per casa con gli occhi di fuoco e la testa in un girone infernale.
A volte e’ dura. Altre volte va meglio.
Si cresce.
tri mamma
16 Settembre 2011 at 0:35Speriamo vada sempre meglio…
Auguri di pronta guarigione!
pinkmommy
16 Settembre 2011 at 6:23Guarisci presto! Ti abbraccio!!!
Mammadesign
16 Settembre 2011 at 12:12grazie! va gia’ meglio! ormai le mie capacita’ di guarigione si esauriscono in 24 ore! 😀
Mammadesign
16 Settembre 2011 at 13:10P.S. In compenso e’ stata male anche Micro stanotte, quindi ce l’ho a casa iperattiva che va in bagno ogni 10 minuti dicendo: “Che buffa!” (leggi il prodotto del suo intestino…) 😀
Ecco la ragione della mia rapida ripresa, probabilmente! ;D
Cristina
16 Settembre 2011 at 22:35Ragazze, ma cosa mi combinate una con la febbre filosofica e l’altra con la buffolite 🙂 Ti capisco, cara, non sai quante volte io faccio i tuoi stessi pensieri e non ho la febbre! Comunque ti confermo che più il tempo passa più le cose migliorano, ma quei pensieri sospesi rimangono sempre e si presentano ciclicamente.. Guarite presto mi raccomando, un abbraccio forte. Cris e un saluto da Elena
Mammadesign
17 Settembre 2011 at 14:51Gia’, carino,non ci avevo pensato, la chiamero’ buffolite da ora in poi! 😀
Tamyca
19 Settembre 2011 at 12:26Ciao…Piacere di conoscerti! Mi piace molto la tua riflessione, è giusta e spesso anch’io mi ritrovo a fare in conti con mille domande…ti seguirò con piacere!