Tappeto-gioco Lotus per bambini dislessici
Faccio seguito al mio recente articolo sui tappetini di design per il tummy time, pubblicato su Quando nasce una mamma, e segnalo oggi un’altra interessante novita’ scovata nei meandri del web, ma che ancora (pare) non ha trovato un produttore: il tappeto-gioco interattivo Lotus progettato da Antonella Di Nuzzo e studiato appositamente per i bambini dislessici.
Oggetto della sua tesi di laurea allo IUAV (Facolta’ di Design e Arti) di Venezia, sotto la guida del prof. Arturo Vittori, il progetto e’ stato inserito nell’Adi Design Index 2011 ed e’ stato presentato alla scorsa edizione della Triennale di Milano (il giorno 30 novembre 2011).
Si tratta di un tappeto-gioco, portatile ed interattivo, studiato per bambini dislessici dai cinque ai sette anni di eta’, e progettato per stimolare i sensi che causano il deficit della malattia stessa (difficolta’ di apprendimento nella lettura e nella scrittura). Pensato come un fiore con i petali in tessuto imbottito, ha al suo centro una sorta di bulbo contenente tutta la componentistica elettronica: gli otto pulsanti corrispondono ad altrettanti esercizi interattivi (musica, suoni, luci, lettura, individuazione di lettere, calcolo, esercizi fisici, ecc…) che stimolano il coordinamento, l’integrazione e la memorizzazione del bambino dislessico attraverso il gioco.
Puo’ essere un utile strumento a disposizione delle scuole, della famiglia ma anche dei medici specializzati nella terapia riabilitativa.
Il gioco interattivo e’ sempre un momento importante nell’apprendimento: il bambino impara attraverso il gioco, e proprio grazie al gioco sviluppa molte di quelle capacita’ non solo fisico-motorie ma anche intellettuali che sono tanto importanti per il suo sviluppo armonico ed equilibrato. Non solo: messo a disposizione di piu’ bambini, questo divertente tappeto-gioco aiuta anche la socializzazione del bambino dislessico.
Un ottimo progetto, a mio avviso. Che merita l’attenzione delle aziende.
Il progetto partecipa attualmente al James Dyson Award.
All’autrice i miei piu’ sentiti auguri.
Foto: prese dal web, qui e qui.
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