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Baby-sitter primo round


Avete idea di quante volte, qui a Londra, siamo stati costretti a rifiutare inviti a party, eventi, o anche semplici incontri tra amici e conoscenti (che comunque non sono tanti, per fortuna, da queste parti!) a causa del nostro passaggio da coppia libera (ah, liberta’, come ti rimpiango a volte…) a coppia-con-figli? 
E quante volte ci siamo dati il turno per andare al cinema o a teatro (con qualcun’altro), solo per la necessita’ di “prendere aria”? 
Poche per la verita’, ma proprio perche’ poche ci siamo mangiati le mani ancora di piu’.
Macro-economista: “Esci tu con la tua amica, sto io con la bimba.”
Mammadesign: “No, esci tu, dai, tanto io sono abituata, e voi due chissa’ che combinate senza di me. Come minimo vi trovo ancora svegli a guardarvi in cagnesco.”
Si, perche’ Micro, essendo rimasta appiccicata alla mamma e solo alla mamma fin da piccola , soprattutto la sera, se non mi vede va in palla. Nel senso che ci vuole una pinta di valium per farla dormire, oppure un colpo in testa. E quello, magari, una baby-sitter, e’ meglio se non glielo da’. 

Cosi’, dopo questa vita di clausura solo a tratti interrotta da qualche uscita da soli o anche (per concessione divina) insieme, grazie alle visite saltuarie dei nonni, uniche persone alle quali abbiamo mai avuto il coraggio di lasciarla, un po’ di tempo fa ci siamo decisi: ci vuole una baby-sitter. Italiana, ovviamente. 
Perche’ qui a casa-design si parla italiano, soprattutto prima della nanna.
E considerato che l’anno scorso Micro ancora aveva alcuni problemi nel decidere in quale lingua preferiva parlare (ovvero: ha iniziato tardi), la mamma italiana un po’ ansiosa e paranoica che e’ in me aveva optato per una sostituta italiana capace (possibilmente) di comprendere il fantastico mix di una treenne bilingue.
Cosi’ e’ iniziata l’odissea.
Ma dove trovare baby-sitter italiane, a Londra?
Le uniche persone capaci di consigliarmi qualcuno le avevano spagnole o brasiliane o messicane, e comunque di lingua spagnola.
E’ un problema mica da poco, anche se Londra e’ piena di giovani ragazze italiane in cerca di lavoretti saltuari o di qualcosa di fisso. Perche’ tu, comunque, tua figlia due-treenne, non la lasci con una perfetta sconosciuta.
E insomma, da qualche parte bisogna iniziare.
Cosi’ ho iniziato da questo sito, che consiglio a tutte le mamme e neo-mamme in procinto di trasferirsi a Londra, inesauribile fonte di informazioni, scambi ed opinioni: Mamme a Londra.
Ho iniziato a prendere contatti e a fare i colloqui.
Ma non avevo idea dei soggetti che mi sarebbero arrivati in casa.

Tizia n. 1 
Sposata, non ha un lavoro fisso, venuta qui per seguire il marito, senza figli, 28 anni, ha gia’ esperienza di babysitting. Sembra a posto. Mi ha portato anche il curriculum, come le ho chiesto, figuriamoci!
“Pero’, devo dirti un’altra cosa di me, per farti capire chi sono.”
“Dimmi.”
“Io sono testimone di Geova (proprio cosi’ me lo ha detto, con la sottolineatura!). Sai, te lo dico per correttezza, perche’ comunque cosi’ capisci che ho dei valori.”
…… (ammutolisco)
Ora, io non ho niente di particolare contro i testimoni di Geova, se non vengono a bussare alla mia porta con al pretesa dell’evangelizzazione. Ma questa tizia me la metterei in casa da sola!
“Ma comunque ci sono persone e persone. Io se tu mi dici che non vuoi che io parli di religione con la tua Micro ti rispetto.”

Tizia n. 2
Il curriculum sembra a posto, ha insegnato in un asilo ed ha esperienza di babysitting, ma in Italia. Ha 21 anni.
“Va bene, quando potremmo vederci per fare una chiacchierata?”
“Sabato?”
“Sabato non posso. Potresti venire venerdi’, cosi’ siamo piu’ tranquille, che Micro e’ all’asilo?”
“No, sai, vorrei che mi accompagnasse il mio ragazzo in macchina. Sono appena arrivata a Londra e non conosco la metropolitana bene ancora.”
“Giovedi?”
“No, lui lavora. Posso solo sabato.”
Non ci siamo. 
La dareste voi vostra figlia a una che non sa nemmeno prendere una metropolitana per venire a casa vostra?

Tizia n. 3
Ha il nome impronunciabile, dev’essere bilingue.
“Sono Eritrea, sono arrivata in Italia da piccola. E ora sono venuta a Londra assieme ai miei fratelli perche’ ci sono piu’ opportunita’.”
Ok, andiamo avanti.
“Hai esperienza di bambini?”
“Si, ho fatto la nanny per una signora con due bambini, tre giorni a settimana.”
“Benone, puo’ fornirti le referenze?”
“Non credo perche’ ci ho discusso per via dei soldi. Lei non mi voleva pagare.”
Splat. (= rumore sordo di chi e’ appena rimasto deluso e si e’ spiattellato a terra)

Tizia n. 4
Ha molta esperienza, ha lavorato in due asili, ha un diploma di educatrice dell’infanzia, fa la nanny part-time. E’ allegra, ci sa fare con Micro (che quel giorno era a casa causa influenza in via di guarigione).
Dal momento in cui entra al momento in cui esce dalla porta di casa, non fa altro che fare commenti su tutto cio’ che vede, osservando con occhio avido ed interessato: un segugio in cerca di non so cosa.
“Ma quante guide che avete, siete dei viaggiatori?”
“E quanti libri, vi piace leggere?”
“Ma che belle sculture in legno, siete amanti dell’Africa?”
“Ma com’e’ luminosa questa casa!”
Ma perche’ non ti tappi la bocca?????
No, credo proprio che siamo fuori strada.

Tizia n. 5
Sta facendo un master, lavora come nanny in due famiglie. Non mi porta il curriculum ma mi fornisce le referenze. Ha il nome della mia sorellina. 
E’ lei, a pelle. Lo sento.
Peccato che la sua disponibilita’ sia limitata a qualche ora di giorno. La sera, invece, e’ quasi sempre disponibile.
Micro si e’ trovata molto bene con lei, fin da subito.
Lei, dal canto suo, ha sopportato la vivacita’ di Micro senza fiatare: l’ho sempre ritrovata sveglia al nostro ritorno (sempre, saranno state quattro-cinque volte in totale!), distrutte entrambe dalla lettura di un centinaio di libri.
Ora ha finito il master, ed il mese scorso ha trovato anche lavoro.
Sara’ per forza meno disponibile…..
Infatti per le prossime uscite a teatro di sabato, non potra’ venire.

E devo iniziare il secondo round: qui occorre la scorta.

Domani, in emergenza assoluta, viene una ragazza brasiliana, gia’ nanny di M., amichetto di Micro. Vista una volta sola, ma non abbiamo scelta: Salome’ ci aspetta, in una versione contemporanea e un po’ sanguinolenta.
Incrocio le dita e spero di non farmi condizionare da teste mozzate e sangue a fiotti.
Mary Poppins vieni a me!

Siti affidabili dove trovare babysitter italiane a Londra:

Immagine: http://imageshack.us/photo/my-images/81/marypoppins.jpg/

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17 Comments
  • Lara

    16 Giugno 2012 at 6:40 Rispondi

    Forse al tuo posto, mi divertirei di meno, ma ti assicuro che a leggerti, mi sono divertita molto :))
    Ti auguro una Mary Poppins coi fiocchi!!!
    Ciao e buona giornata,
    Lara

  • smilemamysmile

    16 Giugno 2012 at 10:02 Rispondi

    Cara Dalia come ti capisco!
    In separata sede ti do’ il nome di una ragazza di Arezzo, che non conosco personalmente, ma di cui conosco la famiglia, molto cattolica (sono 4 fratelli) e suo zio e’ nostro carissmo amico. So che e’ a Londtra da tempo e cerca un lavoro come babysitter e nanny.
    Magari ti puo’ essere di aiuto.
    in bocca al lupo.
    antonella

    • Mammadesign

      16 Giugno 2012 at 11:29 Rispondi

      Antonella, subito subito!
      Mandami una mail!
      Il macro-economista con la bells stagione (!) mi impazzisce!

  • Jenisha VolareLiberi

    16 Giugno 2012 at 21:32 Rispondi

    Fidati dell’istinto e vai al teatro a goderti la serata.Carinissimo blog.

  • Mammadesign

    17 Giugno 2012 at 0:55 Rispondi

    Serata sanguinolenta, bimba e babysitter is sono piaciute molto pero’

  • alessia

    17 Giugno 2012 at 13:06 Rispondi

    Che odissea la ricerca della nanny affidabile! Spero tu riesca a trovare quella giusta, che nn ti fa stare in ansia quando non ci sei!

    Eppoi pensavo alla storia della lingua.. In effetti è una cosa che un po’ mi preoccupa. Quando flavio comincerà a parlare sarà poco stimolato.. Cioè voglio dire a parte noi frequenterà povhi bambini ( anzi quali bambini? Forse nessuno! No vabè sto facendo la tragica… È che la vera preoccupaz è che il mio pessimo inglese influirà negativam sulle sue opportunità di crescita:(
    Ohiohi scusa ma credo che quando sarà il momento ti chiederò consigli per affrontare la situazione (a parte ovviamente imparare IO l’inglese!)

    • Mammadesign

      17 Giugno 2012 at 22:05 Rispondi

      Alessia, ma sei gia’ arrivata in England?
      Per il suo inglese fagli frequentare dei palygroups, li trovi dappertutto (parchi, tramite le baby clinic dove iscriverai tuo figlio, council), in modo da abituarlo all’inglese.
      Io ho mandato Micro all’asilo ad un anno. E’ stato difficile per lei all’inizio (e anche per me!), ma ora parla inglese che e’ una meraviglia!
      Secondo me dai due anni non fa male frequentare un asilo, e’ un vantaggio sia per le loro capacita’ di espressione che per la loro socialita’!
      E comunque abitando qua viene abbastanza naturale il tutto…
      Fatti sentire, un abbraccio grande

    • ero Lucy

      18 Giugno 2012 at 0:22 Rispondi

      Alessia in England?? Accipicchia scusate non volevo impicciarmi ma sono sorpresa!
      Ciao Mammadesign, sono il parafulmine di quel gruppo che tu ben conosci 😉

    • Mammadesign

      18 Giugno 2012 at 13:10 Rispondi

      Ciao Lucy!
      Piacere di risentirti!
      Oh oh… Alessia, spero di non aver fatto confusione…..!!!!! (con un’altra! ;D)

    • alessia

      19 Giugno 2012 at 14:44 Rispondi

      Partenza prevista per fine agosto 🙂

      Sono arrivati gli scatoloni della ditta traslochi ed è bizzarro perché nn abbiamo ancora trovato casa!

    • Mammadesign

      20 Giugno 2012 at 0:14 Rispondi

      Non ti preoccupare, la troverete velocemente: il mercato qui e’ molto piu’ mobile.
      Io la prima volta l’ho trovata e presa in una settimana!!!!
      Scrivimi in pvt se hai bisogno. Spero che non andiate troppo lontano da qui: vivere in un altro quartiere e’ come stare in un’altra citta’!

  • giada

    18 Giugno 2012 at 10:36 Rispondi

    Ti spedisco la cuginetta che ormai si è trasformata in Mary Poppins…pure con la nonna!

    • Mammadesign

      18 Giugno 2012 at 13:06 Rispondi

      Volentierissimo! Pero’ mi sa che finirei io a fare la baby-sitter in questo caso…. ;D
      Baciotto

  • Starsdancer

    18 Giugno 2012 at 21:25 Rispondi

    vorrei anch’io una mary poppins, io e lui non usciamo da soli da una vita ormai 🙁

  • PoliPa

    3 Novembre 2012 at 13:02 Rispondi

    Cara Mammadesign, sbirciando qua e la sono inciampata per caso nel tuo blog e mi sono persa nella lettura lasciandomi scappare qualche sorriso. Mi presento, sono Paola, interior designer di 27 anni (chiaramente italiana) trasferitasi a Londra da circa due settimane ed alla ricerca di lavoro.
    Mi rendo conto che questo post risalga alla già trascorsa estate, ad ogni modo mi chiedevo se tu avessi ancora la necessità di trovare una baby sitter italiana. Nonostante la mia formazione, ho alle spalle una decina di estati come baby sitter ed inoltre un’esperienza come volontaria in un gruppo teatrale per bambini dai 10 anni in su, che cerco di portare avanti anche da qui. Per il momento non vorrei tediarti con altre descrizioni, ma nel caso fossi ancora interessata o conoscessi qualcuno in città che necessiti di una persona che si prenda cura e che sappia fantasticare con i propri bimbi, sono qui. Per qualunque informazione lascio qui la seguente mail: paola.polini.1@gmail.com

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