Dimissioni di un papa molto umano
Benedetto XVI legge un documento in latino in cui rassegna le sue dimissioni dal 28 febbraio 2013. (AP Photo/L’Osservatore Romano) |
Il mondo e’ scioccato, da questa decisione di Benedetto XVI.
Non accadeva da 600 anni, che un Papa scegliesse di dimettersi.
Per ragioni di salute, pare.
Perche’, come lui stesso ha affermato di fronte al mondo intero “per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”. (dal comunicato diffuso da Radio Vaticana questa mattina).
E ha chiesto perdono, per tutti i suoi difetti.
Certo il compito del successore di Giovanni Paolo II, dichiarato beato dalla Chiesa Cattolica il 1 maggio 2011 e presto anche Santo, il Papa che ha guidato la Chiesa per quasi 27 anni (chi di voi, della mia generazione, non lo considera il “suo” Papa, quello con cui siamo cresciuti?), in un periodo storico lungo ed estremamente delicato per il mondo intero, non e’ certo dei piu’ facili. Dopo un Papa cosi’ chiunque si spaventerebbe, di fronte al proprio ruolo.
Benedetto XVI, al momento della sua elezione aveva detto:
“Cari fratelli e sorelle, dopo il grande papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere”.
Forse il mondo non ha pregato abbastanza, evidentemente.
Troppo occupato a twittare, a offendere, a divertirsi alle spalle di qualcuno che ha cercato con tutte le sue forze di portare avanti cio’ in cui crede nel modo migliore che conosce. Personalmente, non ci trovo niente di male in questo.
E indipendentemente da tutto cio’ che e’ stato detto e fatto, dalle ipotesi sulle motivazioni che lo hanno guidato, ai presunti complotti fanta-politici e fanta-storici (l’Huffington Post sta sfornando una quantita’ di articoli mai vista), chiedo solo un po’ di silenzio e di rispetto.
Magari una preghiera, per il mondo oltre che per il sommo pastore.
“Non giudicate, per non essere giudicati” (Mt 7,1)
Elegraf
12 Febbraio 2013 at 2:11Guarda devo dirti la verità..a me questo papa non è mai piaciuto molto, ma forse perché appunto sento troppa nostalgia del MIO papa..e non riesco ad abituarmi ad un altro papa. Il carisma di Giovanni Paolo è difficile da ritrovare, ma come te oggi sono rimasta indignata da tante offese gratuite.
Mammadesign
12 Febbraio 2013 at 12:15Meno male…
Beh, anche io ho avuto delle difficolta’ ad eccettare certi discorsi di Ratzinger, come potrbbe non essere altrimenti…?
Questo non significa che si debba necessariamente mancare di rispetto a qualcuno che non cerca altro che fare il proprio dovere nell’unico modo che conosce, solo affidandosi alla propria sincera e ferma Fede…. Il resto lo dira’ la storia.
Alessandra Granata
12 Febbraio 2013 at 2:28Anche a me non credo che mancherà Benedetto xvi…ma io che sono classe ’78, ho l’unica immagine di Giovanni Paolo come Santo Padre…e siccome sono ottimista, spero che il domani ci porti sempre il meglio!
Cristina
12 Febbraio 2013 at 8:56E’ triste vedere come gli uomini possano trasformarsi in sciacalli di fronte alla fragilità di un loro simile.. Molti dicono che Giovanni Paolo II ha avuto il coraggio di restare, io penso che ci sia voluto un coraggio doppio a decidere di lasciare. Grazie Dalia per questa riflessione. Cristina
Mammadesign
12 Febbraio 2013 at 12:03Sono d’accordo con te, Cristina.
E’ un gesto estremo, sofferto e a lungo ponderato, non improvvisato. Fortemente simbolico.
Penso che ogni Papa abbia un suo compito da portare avanti. Lui lo sta facendo in questo modo: per il mondo, per la Chiesa, per il futuro dell’umanita’. Per far riflettere sulla Fede e sull’umilta’; sulla necessita’ di riformare certi poteri, anche, prpbabilmente. Nonostante i suoi errori di essere umano che ha un Credo, nonostante gli errori della Chiesa. Siamo ad un bivio storico. Posso solo pregare che questo gesto stimoli una grande riflessione, fuori e dentro il Vaticano, anziche’ provocare battute e tirar fuori il peggio che l’umana specie e’ in grado di regalare.
Piccolalory
12 Febbraio 2013 at 9:16Grazie per questa bella riflessione, la condivido su fb.
Before and After
12 Febbraio 2013 at 9:17Ciao! ho letto con molto interesse il tuo post, mi ha fatto riflettere e sono d’accordo su molte cose che dici: in questi periodi di difficoltà ma di grande tecnologia, la gente (e comprendo pure me!) prega meno, ma pretende da Dio, dal Papa, dagli “altri” in generale, forse è tornato il momento di pregare sul serio, come lo facevamo una volta e senza l’aiuto di twitter!!
mariuccia
12 Febbraio 2013 at 9:35Questo commento è stato eliminato dall’autore.
mariuccia
12 Febbraio 2013 at 9:38Condivido ciò che hai scritto, Giovanni Paolo II ha lasciato un’eredità non facile da portare avanti, ma tolto questo, le scelte degli uomini, quando sono scelte così importanti e assolutamente personali DEVONO essere rispettate.E’ vero Giovanni Paolo diceva:” non si scende dalla croce” ma quella era stata la sua scelta. Benedetto sceglie di dimettersi perchè in sua coscienza ritiene ciò giusto è doveroso.
Condivido il tuo post su facebbok.
Ciao
angela mammasuperabile
12 Febbraio 2013 at 10:22B16 sapeva di essere il primo dell’età moderna ad “abdicare” e non la trova un’idea così assurda
pretendiamo giovani politici e secondo me il papa è un po’ politico quindi necessita di quel vigore e quella dinamicità che non tutti alla soglia dei 90 hanno
scelta molto condivisibile e comprensibile, io lo appoggio
Serena
12 Febbraio 2013 at 11:47Ciao,
mi piace molto il modo in cui hai affrontato l’argomento. Argomento delicato e controverso che però, ad essere sincera, non mi ha scosso particolarmente.
Ho ancora stampata nella testa una delle ultime apparizioni di Giovanni Paolo II quando, non riuscendo più a comunicare con i fedeli, batteva i pugni sul leggìo Ho pianto e l’ho sentito ancora più vicino a me, così come ho sentito il distacco quando è morto… Ecco secondo me il Pontificato è cessato la sera in cui è morto il MIO Papa. Riguardo la tua affermazione: Sì, penso ci voglia più coraggio a restare, nonostante i gravi problemi fisici. A fuggire sono capaci tutti. Grazie dell’interessante spunto di riflessione. Serena
Mammadesign
12 Febbraio 2013 at 12:07Non credo che sia una fuga, Serena.
Penso solo che sia il suo modo di affrontare qualcosa in cui crede e che non riesce a gestire diversamente….
Alessandra (ArchiCasa)
12 Febbraio 2013 at 12:36vorrei solo ricordare al di là delle simpatie di ogniuno che Giovanni Paolo II ha sempre voluto vicino a sè Ratzinger ..combattevano per la stessa causa e non c’erano idee contrastanti tra loro! solo che il primo aveva un carisma che incontrava il favore di molti, mentre l’attuale Papa è una personalità più “interiorizzata”, mite e spesso chi è così non viene capito e più facilmente è soggetto a essere attaccato, lo si vede debole…hai detto una profonda verità il mondo non ha pregato e non prega abbastanza, io per prima…e al contrario si è messo sul gradino a giudicare e offendere. immagino la sofferenza del Papa anche nel prendere questa decisione! Viviamo in un tempo, e forse neanche l’unico, in cui si chiede alla Chiesa di essere quello che non è, a immagine e somiglianza nostra …concludo dicendo : è un mondo difficile!
smilemamysmile
12 Febbraio 2013 at 12:44Cara Dalia, grazie per la riflessione. Non e’ facile affrontare certi argomenti in modo umile, tutti parlano e giudicano, ognuno chiaramente si e’ fatto un idea, ci mancherebbe. Ne ho parlato tanto in casa ieri, con mio marito e amici via mail a Fb, qualcuno e’ prete, qualcuno l’ha conosciuto. Ho scritto una breve riflessione anche io, un po’ di getto, un po’ emotiva, senza pretese di essere condivisa. Sono momenti storici, in cui tutti siamo coinvolti. Partecipai alla veglia di preghiera di Giovanni Paolo II, 12 ore in piedi la notte a Roma, e ho esultato di gioia per Papa Ratzinger, a cui sono stata alla sua prima Giornata Mondiale della Gioventu’ a Colonia. Entrambi due Papi importanti, ognuno a suo modo, con il proprio carisma, entrambi strumenti nelle mani di Dio. Ho pregato per lui e mi impegnero’ a farlo nei prossimi giorni.
Antonella
Tamerice
12 Febbraio 2013 at 13:26Credo che anche in questa circostanza, molte persone che postano continuamente banalità su Facebook abbiano perso l’ennesima occasione per starsene zitti.
Papa Giovanni Paolo aveva un carisma eccezionale, nella storia sono pochi gli uomini così, ma aveva anche una preparazione (e un’indole) comunicativa, avendo fatto teatro in gioventù. Molte persone oggi sono abituate ai personaggi di spettacolo, o comunque pubblici, con notevoli capacità oratorie e non riescono ad ascoltare – fermarsi e ascoltare – i caratteri più umili, con meno comunicativa ma portatori comunque di messaggi importanti.
Secondo me ha fatto bene, è un atto di responsabilità lasciare un apparato così complesso a chi ha più energia (non solo fisica).
Mammadesign
12 Febbraio 2013 at 13:46Hai detto una grande verita’, Tamerice: “Molte persone oggi sono abituate ai personaggi di spettacolo, o comunque pubblici, con notevoli capacità oratorie”. Forse lui non e’ riuscito a parlare al cuore delle persone. Ma lo sta facendo adesso, forse.
Tamerice
12 Febbraio 2013 at 13:56Sì, un papa molto colto, intellettuale che probabilmente deve passare prima attraverso la testa per arrivare al cuore. Essendo il miglior collaboratore che il papa precedente voleva accanto a sè, son sicura che molto buon lavoro lo abbia fatto in precedenza, dietro le quinte, probabilmente è stata questa la fase dove ha dato il meglio di sé