Pinacoteca Agnelli: l’arte spiegata ai bambini
La presenza momentanea di Mammadesign (che poi sarei io, anche se non so in quale momento di follia questo nome mi sia piombato in testa) sul suolo italiano ha visto tante belle cose accadere: una nascita (quella del cuginetto Pisolino), che e’ una gioia immensa; la partecipazione, nel capoluogo piemontese, a tante belle iniziative per bambini, che con mio grande stupore (lo ammetto) cominciano a diffondersi sul territorio italiano, fenomeno fino a non molti anni fa quasi estraneo alla nostra cultura. Con occhi attenti sto assistendo a questo passaggio graduale verso l’apertura dei luoghi d’arte al mondo dei bambini, e avendo cresciuto una figlia a Londra, regno dei family days e delle iniziative culturali childfriendly, sono particolarmente sensibile al tema.
E’ quindi con gioia e curiosita’ che ho partecipato assieme a Micro e alla famiglia al blogger day organizzato dalla Pinacoteca Agnelli, una struttura sospesa sul tetto del Lingotto (sede della prima grande fabbrica della Fiat), progettata dall’architetto Renzo Piano e inaugurata nel 2002. Senza dilungarmi sulla bellezza formale della struttura architettonica che ospita la Pinacoteca (gli Agnelli non potevano scegliere meglio il loro progettista!), anche se ne scriverei volentieri a fiumi, mi limitero’ a raccogliere le impressioni sulla giornata dedicata al #gioiadarte.
Il primo tour guidato era dedicato a loro, i bambini.
Micro, assieme alla cuginetta Mandorlina, momentaneamente affidata a noi per la nascita del fratellino, e’ salita al piano dedicato assistendo con interesse alla spiegazione semplificata delle opere di Matisse, mentre noi blogger abbiamo scambiato piacevolmente quattro chiacchiere nell’area relax della biblioteca sottostante. Dopo di loro, e’ arrivato il momento del tour per noi genitori: 25 opere d’arte della collezione, dal Settecento veneziano alle Avanguardie, magistralmente raccontate e spiegate dalle nostre guide, mentre le assistenti tenevano i bimbi occupati in divertenti attivita’ manuali e pittoriche; una sorta di laboratorio d’arte organizzato ad hoc. Credo sia stata una delle prime volte che non ho dovuto preoccuparmi di intrattenere Micro, durante una visita ad un museo.
Al richiamo congiunto dei bambini, che ha echeggiato per gli altissimi piani dello “scrigno” architettonico di Renzo Piano, tuttavia, la nostra visita e’ stata dichiarata da loro ufficialmanete finita: erano ansiosi di mostrarci il capolavoro creato tutti insieme su ispirazione delle opere di Matisse, nonche’ di gustare la fantastica merenda offerta dagli sponsor.
Sono stata felice di apprendere che la Pinacoteca, tutte le domeniche, organizza una serie di laboratori per i bambini dai quattro anni in su: un’occasione per avvicinare i piccoli all’arte ed imparare ad apprezzarla attraverso il gioco e il divertimento.
Questi sono gli stimoli che un paese civile dovrebbe dare ai propri futuri adulti.
La cultura non e’ soltanto una roba da grandi.
Seguite l’hashtag #giodiadarte e #gioiadartekids su twitter, instagram e facebook, per scoprire il mondo della Pinacoteca visto con gli occhi delle mamme blogger.
Qui trovate, inoltre, il resoconto della giornata alla Pinacoteca.
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