La lanternata di San Martino
L’undici novembre e’ il giorno di San Martino.
Si, proprio quello dell’estate di San Martino; solo che qui da noi, in montagna, di solito c’e’ la neve.
Era cosi’ l’anno scorso, arrivati da pochi mesi, quando la Micro British Girl era all’asilo, ed e’ stato cosi’ quest’anno. Anzi, quest’anno la neve e’ arrivata un po’ prima: giovedi’, esattamente il giorno in cui i bambini delle prime e seconde classi della scuola e quelli della materna hanno fatto insieme il giro per il quartiere con le lanterne in carta-velina che hanno prodotto con la guida delle maestre.
Uno spettacolo da vedere (e da vivere), quello del giro con le lanterne nel giorno di San Martino, da queste parti.
Gli occhi dei bambini si illuminano, nell’attesa. Le loro mani operose lavorano con allegria, mentre preparano le lanterne in carta velina che sfileranno per le strade, ognuna personalizzata a modo proprio, ognuna riconoscibile con il tocco dell’artista. Poi, giunto il giorno tanto atteso, si prendono per mano, con le stelline negli occhi, sprizzando gioia da tutti i pori, e fanno il giro del quartiere con le loro piccole lanterne accese, cantando tutti insieme le canzoni delle lanterne.
E’ una ricorrenza importante qua in Svizzera (ma anche in Germania, Austria, Alto Adige e perfino in Irlanda), che segna il passaggio dall’autunno all’inverno e l’inizio del periodo natalizio.
L’origine della tradizione si perde nella notte dei tempi, ma la leggenda di San Martino rimane viva e “luminosa”.
La leggenda di San Martino
Narra la leggenda che in un fredda giornata autunnale, alle porte della citta’ di Amiens, Martino, giovane soldato romano di cavalleria (vissuto nel IV secolo dC) che eseguiva il suo solito giro di ronda, incontro’ lungo la strada un pover’uomo semi-vestito, con pochi stracci strappati indosso, infreddolito e tremante per via del tempo inclemente.
Martino, vedendolo cosi’ sofferente, non avendo nulla da dargli per coprirsi, volle condividere con lui il suo caldo mantello: lo prese, lo taglio’ in due con la propria spada, e ne diede la meta’ al poverello.
Poi riprese il cammino, mentre la pioggia si faceva piu’ forte e il vento pareva volergli portare via anche l’ultima meta’ di mantello rimastogli. Dopo pochi istanti le nuvole scomparvero, il cielo si apri’ e il sole si mise a splendere come in estate (questo il motivo per cui si parla di “estate di San Martino”).
La notte seguente apparve in sogno a Martino una figura splendente: era Gesu’, vestito della meta’ del suo mantello, che gli disse: “E’ me che hai aiutato”.
Quando Martino si sveglio’ vide che il suo mantello era tornato integro.
Il sogno ebbe un tale impatto sul giovane soldato che decise di diventare cristiano e si fece battezzare la Pasqua successiva.
La tradizione della Lanternata (Lanternenumzug)
In alcuni paesi di tradizione cattolica (Germania, Austria, Svizzera) il giorno di San Martino e’ festeggiato dai bambini delle scuole elementari con la tradizionale “lanternata” (Lanternenumzug, in tedesco): al calare del sole tutti si ritrovano davanti a scuola per fare il giro del quartiere con le loro lanterne accese, un’allegra processione nel buio delle strade che si snoda attraverso alcune tappe scelte in precedenza mentre si cantano le canzoni delle lanterne. Una tradizione che intende portare luce e gioia in giro per il mondo, la’ dove ce n’e’ bisogno.
I genitori seguono la processione in coda, lasciando ai piccoli la felicita’ di vivere un giorno speciale che ricorderanno sempre.
Nel nostro programma c’era il pensionato del quartiere, ad esempio, alcune piazze e giardini, il cortile della scuola illuminato da tanti lumicini accesi e colorati.
Un momento particolare per i bambini e’ anche quello della preparazione (tutti insieme, a scuola) delle lanterne, che preannuncia quel momento speciale che sta per arrivare.
I canti tradizionali delle lanterne
Per la privacy di maestre e bambini della scuola non includo qui sotto il video della nostra lanternata di prima elementare e dei canti a piu’ voci (ma le voci dei bambini messe insieme sono eccezionali!); sono sicura tittavia che il ricordo di quei momenti rimarra’ vivo nella memoria di mia figlia per tutti gli anni a venire.
Mi limito ad includere, per dovere d’informazione, i testi ed alcuni video trovati in rete delle canzoni principali:
Immagine: bimbonaturale.org |
Immagine: bimbonaturale.org |
L'Agrifoglio e La Luna
21 Novembre 2014 at 12:01Che bel blog che hai! Complimenti. E’ bello conoscere le tradizioni di latri posti. Ricorda altre feste della luce come quella di santa Lucia!
A presto
Silvia
Mammadesign
23 Novembre 2014 at 16:44Grazie!
aliko
23 Novembre 2014 at 0:47grazie del “viaggio” che mi hai fatto fare leggendo il tuo post
Mammadesign
23 Novembre 2014 at 16:45E’ stato un piacere, le tradizioni di altri paesi mi aiutano a guardare la realta’ con altri occhi 🙂