3 Dicembre 2014
In
My life, Vita da mamma
Questo dicembre
Esci di casa felice e pimpante, in questo dicembre appena iniziato, con la cartella piú grossa di te e la voce a paperetta di quando sei allegra e stai bene.
La nebbia persistente, profonda e bagnata che c’è fuori non scalfisce il tuo entusiasmo di bambina, mentre alla tua mamma, cucciola mia, entra attraverso pelle, nei muscoli, nelle ossa, giú giú dritta fino al cuore.
E il bello è che tu non sai il perché.
Non te ne accorgi, grazie al cielo, poiché il grosso è passato.
Non te ne accorgi, grazie al cielo, poiché il grosso è passato.
E non lo saprai, finché sei piccola.
Finché non sarai pronta.
Finché non sarai una donna.
O forse anche mai, chissà.
Questo dicembre appena iniziato che pare non finire mai. Impegnativo, privo di slancio, segretamente e dolcemente arrabbiato. L’ultimo mese dell’anno, l’ultimo mese di qualcosa che doveva essere e non è.
Eppure non ti ho mai vista cosí felice e rilassata da tanto tempo.
Non ci ho mai visti cosí felici e rilassati, noi tre, veramente.
Non ci ho mai visti cosí felici e rilassati, noi tre, veramente.
Per la tua mamma peró è un equilibrio-non equilibrio, tesoro mio.
Carico di pensieri, di lacrime ormai esaurite, di sommesse tristezze.
Di voglia di fare, di concludere qualcosa che sta lí da tanto tempo e che è rimasto in un angolo nell’attesa di maggiori attenzioni da parte di una mamma, di una donna, distratta e presa da altre mille cose.
Un piccolo progetto che alla tua mamma dà la sensazione di concludere almeno qualcosa di buono, in quest’anno un po’ strano.
E dopo una giornata grigia arrivi tu, con la tua gioia infinita, la tua voglia di giocare e scherzare, il tuo entusiasmo, la tua voglia di ridere insieme. Tu che mi risvegli l’anima dal torpore e dalla tensione di uno dei lavori piú difficili che abbia cercato di portare a termine. Difficile, forse, perché è qualcosa di antico. Qualcosa che è rimasto a vegetare per troppo tempo. Non è stato e non sarà l’unico, certo. So solo che in questo dicembre in cui è come se mi mancasse qualche pezzo, ho bisogno di questo: di me, del mio lavoro, dei miei sogni. E ho bisogno di te. Di voi. Di noi.
Cosí mi chiedo, un po’, che diritto ho di essere cosí egoista e stare lievemente scomoda in questo singolare equilibrio perfetto.
Carico di pensieri, di lacrime ormai esaurite, di sommesse tristezze.
Di voglia di fare, di concludere qualcosa che sta lí da tanto tempo e che è rimasto in un angolo nell’attesa di maggiori attenzioni da parte di una mamma, di una donna, distratta e presa da altre mille cose.
Un piccolo progetto che alla tua mamma dà la sensazione di concludere almeno qualcosa di buono, in quest’anno un po’ strano.
E dopo una giornata grigia arrivi tu, con la tua gioia infinita, la tua voglia di giocare e scherzare, il tuo entusiasmo, la tua voglia di ridere insieme. Tu che mi risvegli l’anima dal torpore e dalla tensione di uno dei lavori piú difficili che abbia cercato di portare a termine. Difficile, forse, perché è qualcosa di antico. Qualcosa che è rimasto a vegetare per troppo tempo. Non è stato e non sarà l’unico, certo. So solo che in questo dicembre in cui è come se mi mancasse qualche pezzo, ho bisogno di questo: di me, del mio lavoro, dei miei sogni. E ho bisogno di te. Di voi. Di noi.
Cosí mi chiedo, un po’, che diritto ho di essere cosí egoista e stare lievemente scomoda in questo singolare equilibrio perfetto.
MammaInOriente
8 Dicembre 2014 at 12:48Qualsiasi cosa sia in bocca al lupo!
Questo anno difficile sta per finire. Ti auguro che l’anno nuovo sia una ripartenza da questo equilibrio perfetto.
Mammadesign
16 Dicembre 2014 at 9:23Solo un po’ di inquietudine! Ma sono pronta per l’anno nuovo, grazie! ❤️
Valentina VK
11 Dicembre 2014 at 16:28forza e coraggio Dalia!
Mammadesign
16 Dicembre 2014 at 9:24Facci un coricino anche te! ❤️😘