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Ultimamente, la vita

Non sono molto presente ultimamente sulle pagine di questo blog.

Sono immersa in mille cose e ho perso anche la vena di raccontare. Poi invece arriva un giorno qualunque in cui mi fermo, apro il sito, che vorrebbe già una riorganizzazione poiché – grazie ad un corso di Social Media Marketing per architetti che ho seguito recentemente a Firenze, organizzato da Altrove, associazione culturale fiorentina ideatrice di Source – Self Made Design – mi sono resa conto che è migliorabile e va migliorato, e la penna fluisce. Aehm… la tastiera, fluisce.

Perché anche se a te sembra di fare poco, per il semplice fatto che vivere senza mostrare sui social networks o nel tuo salotto privato sul web ciò che stai facendo è diventata una condizione inammissibile, in realtà la tua vita procede come sempre. E anche se non posso mostrare, ad esempio, attraverso i miei canali social i lavori che porto avanti con i clienti (per ovvi motivi di privacy), le cose vanno avanti ugualmente. Ho solo meno tempo per scrivere.

Quindi la verità, fondamentalmente, è che sto facendo altro.

Cos’è «altro»?

E’ la mia vita: sono le consulenze online, che con l’arrivo della primavera conoscono una nuova stagione (anche se, lo ammetto, mi manca tantissimo il cantiere, vedere lo spazio trasformarsi sotto i tuoi occhi, e seguire direttamente i lavori!); sono quel [benedettissimo] corso di tedesco concluso da qualche tempo che mi ha impegnata per tre giorni a settimana facendomi fare i salti mortali; sono le innumerevoli letture di questo periodo, che divoro come una quindicenne, lo studio appassionato a ciò che (finalmente) mi interessa sul serio, che fa parte del mio percorso e che voglio assolutamente approfondire (perché di studiare non si finisce mai, e giunta alla mia età posso finalmente permettermi di approfondire ciò che amo e che mi fa sentire viva, non solo ciò che «devo» perché altrimenti il mercato, e il lavoro e le entrate ed eccetera eccetera eccetera); sono i corsi, di aggiornamento e non, online e offline, che mi consentono di dare corpo alle competenze maturate negli ultimi anni. È la mia famiglia, che richiede attenzione continua e che a volte mandarei gentilmente a quel paese ma che mi riempie (decisamente!) la vita. È il mio ultimo hobby, la ceramica, trascurato un po’ durante l’inverno per cause di forza maggiore ma che mi lascia quelle due orette di «respiro» in cui sento di avere la vita in mano e il resto del mondo fuori. Più o meno, perché a volte sono costretta a fissare il laboratorio il pomeriggio e all’uscita di scuola (che è lì accanto) la piccola mi raggiunge, partecipando attivamente alla decorazione di quelle che ancora sono «prove». Perché insomma, ad idearle e disegnarle sono bravina, ma tra il dire e il fare… c’è di mezzo la tecnica, che ancora non ho. 😁

«Altro» è il percorso interiore che sto facendo da un paio d’anni a questa parte, iniziato con il decluttering di qualche tempo fa e che, passando dal desiderio di semplificazione e di leggerezza, mi sta portando ad un processo di valorizzazione di me stessa, dei miei desideri, delle mie aspirazioni, delle mie capacità, che non avevo ancora mai preso troppo in considerazione. Non perché non ne avessi la voglia, ma semplicemente non ne avevo il tempo, assorbita sempre da qualcos’altro. L’attenzione era altrove, su mia figlia ed il cambiamento che ha affrontato con il trasloco in un altro paese, su mio marito e la sua carriera, sulle nostre preoccupazioni quotidiane, su qualunque cosa fosse al di fuori di me anziché dentro me.

Recentemente ho spostato il focus.

Ci sono eventi che ti costringono a spostare il focus. È a quel punto che fai la scelta: o sopravvivi più o meno, e continui a raccontartela, o ti guardi (dentro e fuori) e inizi a vivere.

Ho iniziato allentando la presa . Ho lasciato andare situazioni, persone, eventi; ho imparato a selezionare l’essenziale dal superfluo, nella mia vita (merito del decluttering? Può essere! :D).

Ho imparato – sto imparando, per la verità – a non dar peso a ciò che prima mi turbava, schiacciava, buttava giù, o anche solo distraeva, impedendomi di vedere la persona che sono.

Sto imparando ad agire, non reagire soltanto.

Sto imparando a non credere a ciò che mi dicono gli altri, a giudizi gratuiti e spesso non richiesti, a prenderli per quello che sono: parole che nascondono emozioni (altrui) che a volte non meritano la mia attenzione.

Sto imparando a camminare senza curarmi di ciò che pensano gli altri.

Sto imparando che la bontà non può essere una scusa.

Sto imparando a vedere il bello che c’è, nonostante i difetti del mondo.

Sto imparando la gratitudine.

Sto imparando che la vita è un gioco che vale la pena giocare.

Sto imparando ad avere pazienza (quanta!), ad essere più clemente con me stessa e con chi mi circonda.

Ho anche imparato che so perdonare, e che in fondo non è così importante.

Soprattutto, ho imparato a perdonare me stessa per le mie imperfezioni.

Importante è ciò che fai, ogni giorno, per essere fedele a te stesso.

Importante è guardarsi allo specchio, e riconoscersi; nel bene e nel male, ma sempre con onestà.

È amarti, così come sei, con le tue ombre e le tue luci, senza disprezzare ciò che non ti piace, che ti fa sentire inadeguato o inferiore o vulnerabile o sbagliato.

Importante è fare ogni giorno una piccola cosa per diventare una persona migliore.

Inutile che cerchi di rendere migliore il mondo intorno a te, è una battaglia persa se guardi fuori ciò che non va: puoi agire solo su te stesso. È il potere più grande hai: usalo. Cambierà anche il mondo intorno a te.

Importante è concederti una chance per farcela, per allinearti a ciò che sei.

Ho imparato che dalle proprie ceneri, si può rinascere.

Ho imparato che dal silenzio nascono parole.

In questo post c’entra poco la progettazione, la casa, il lavoro, il design; mentre c’è molto di me e del percorso personale che sto facendo (in fondo, il mio lavoro è ristrutturare interni no? 😉).

Del perché penso che ci sia un legame profondo tra gli interni della nostra casa e la nostra interiorità te lo racconterò un altro giorno.

 

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Qui corro (quando c’e’ il sole), per disintossicarmi e tenermi in equilibrio.

 

 

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3 Comments
  • Veronica

    30 Maggio 2016 at 20:11 Rispondi

    Dalia, che bello leggere questo post! Come è bello riconciliarsi con sé stesse per guardare avanti. Kiss.

    • Dalia

      30 Maggio 2016 at 20:44 Rispondi

      Veronica, è sempre bello ricevere i tuoi commenti!
      Già, verissimo. 😉
      Kiss a te

  • Sabrina Morelli

    1 Giugno 2016 at 10:25 Rispondi

    è bello questo post. molto. sereno. mi piace!
    ciao dall’Engadina!
    Sabri

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