Write your own story
Il 2016 ha chiuso i battenti in maniera repentina, senza quasi farci riprendere fiato: le scuole qua in Svizzera sono finite il 23 dicembre, mentre il 24 è arrivato di sabato, senza lasciarci il tempo di riprenderci. Siamo partiti per l’Italia e subito abbiamo festeggiato il Natale, Santo Stefano, i compleanni dei familiari (che per qualche scherzo del destino cadono tutti tra la fine di dicembre e i primi di gennaio).
Poi, come sempre accade quando corri troppo e troppo a lungo, il fisico ti costringe a fermarti, ospitando qualche virus indesiderato che ti priva di ogni forza e volontà. Io ho iniziato a rallentare solo il 31, mentre altrove (sic!) iniziavano a festeggiare.
Dal primo di gennaio ho seguito i tempi che il fisico mi imponeva.
Ho passato il tempo con le persone che contano. Ho lasciato perdere i social networks per vivere ogni attimo di quelle speciali giornate senza tempo, coccolata dalla lentezza, dalla neve e dalla mancanza di doveri.
Per questo, forse, quest’anno mi sto godendo un inizio lento.
Svuotate le valigie, le borse con i regali portati dall’Italia, lavati i panni sporchi, sistemato e pulito casa ed iniziato il clutter clearing che l’inizio di un nuovo anno si merita (lo sapete che le prime due settimane di gennaio sono il periodo migliore per riordinare e buttare via qualcosa che non amate o non usate più vero?), mi sono trovata davanti una pagina vuota, un nuovo anno tutto da scrivere.
Butta via il vecchio, prepara il terreno al nuovo
È venuto tutto spontaneo: tornata a casa, nella lenta e soporifera Svizzera, i miei gesti, dopo l’influenza «purificante» d’inizio anno, sono scivolati in maniera fluida verso l’eliminazione di tutto ciò che ritenevano inutile e che ingombrava tavoli, ripiani ed anfratti della casa.
Ho rimesso ordine sulla scrivania del mio piccolo home office, sommersa da carte, comunicazioni, posta e post-it accumulati negli ultimi due mesi (finalmente si vede di nuovo!). 😀 Ho fatte le telefonate rimaste in sospeso durante le ferie, preso gli appuntamenti necessari ad iniziare l’anno tenacemente, aperto ed inaugurato l’agenda 2017 – scegliendo per quest’anno una Moleskine settimanale (ho voglia di leggerezza) anziché giornaliera (per tutto il resto c’è Evernote, il pc, il mio fedele iPhone e qualche quadernetto di idee e progetti per il futuro che stanno sullo scaffale accanto alla mia scrivinia) – e segnato tutto per non dimenticare.
Molte cose sono rimaste in sospeso dagli anni passati. Alcune più importanti, altre meno.
Ho deciso di tenere e concludere solo quelle importanti.
Prima di iniziare un nuovo ciclo si chiude il vecchio: iniziare senza finire ciò che hai portato avanti per tanti anni non è salutare.
Nonostante la mia testa sia di solito una fucina di idee che si accavallano, fare un repulisti mi ha aiutato a rimanere focalizzata.
C’è qualcosa che devo finire e qualcosa che devo iniziare.
L’ultima parte mi piace di più, ma poiché sono una persona che si entusiasma molto (troppo) facilmente, credo che questa volta la prima parte sia lì per ricordarmi di non fare gli stessi errori del passato e per ancorarmi al presente. Quindi niente, io procedo (anche con il decluttering – sto infatti per buttare via tutto, ma proprio tutto; ho perfino pensato di buttar via questo vecchio blog, ma per ora non lo farò).
Ah si: ho anche alleggerito ulteriormente la chioma, per iniziare l’anno senza pesi! 😉
Scrivi la tua storia, il 2017 è tutto da inventare
Fai solo ciò che conta, rimani centrata e lascia che il presente ti suggerisca la strada: questo il mio mantra per il 2017. Quello che è stato è stato, ciò che deve ancora venire dipenderà da te e dalla tua capacità di rimanere nel presente, di sottolineare con l’evidenziatore ciò che vuoi che sia importante e di posare lo sguardo sulla tua vita in maniera serena e pulita, priva di contaminazioni passate, presenti e future.
Costruisci il presente, anziché pensare che ogni azione deve necessariamente essere conseguenza di quelle passate.
Prendila con leggerezza.
Soprattutto, scrivi la tua storia adesso, concentrandoti solo sulla pagina che hai di fronte. Nient’altro.
Lascia andare la paura
Mia figlia qualche giorno fa è stata portata dal padre sugli sci ad affrontare una pista nera con tratti piuttosto difficili (sorvolo sugli improperi che si è preso mio marito! :D). Con calma e concentrazione, e fiducia in sé stessa, ha portato a termine ciò che le sembrava impossibile.
«Mamma, sai, ho scoperto un segreto», mi ha detto, piena di entusiasmo. «Se non pensi che hai paura, ma ti concentri e basta, poi ci riesci davvero!»
Ecco, ogni cosa dovrebbe essere affrontata con questo spirito.
Io, oggi, guardo a dove sono arrivata, e di qui procedo in avanti.
Write your story, there are no rules.
Scrivi la tua storia, adesso. Non con una penna, ma con ogni tua parola, azione, decisione, passo o movimento. Non cercare di saltare le pagine per scoprire il finale, e non aggiungere pagine inutili che appesantiscono la trama impedendole di scorrere in maniera fluida.
Un felice 2017 a tutti!
Veronica
10 Gennaio 2017 at 15:30“Non esiste una mappa per andare fuori strada” (autocit.).
Buon inizio!
Dalia
10 Gennaio 2017 at 17:37Ahah! Grazie! Altrettanto a te!