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I bimbi crescono, le mamme imbiancano (le pareti). E la cameretta cambia.

«Architetto, ma i miei figli cresceranno, perché dovrei fare loro una cameretta che a breve non andrà più bene e dovrà essere cambiata? Sono destinata ad avere un cantiere eterno in casa?»

È una domanda che mi fanno spesso le mie clienti.

In questo post, tuttavia,  vorrei convincerti che non è così, che è importante dare al bambino la cameretta giusta per la sua età e che basta davvero poco per cambiare “faccia” ad una stanza.

Mia figlia non ha ancora 10 anni. È in quell’età difficile a metà strada tra l’infanzia e la preadolescenza, quell’età in cui si ha ancora una gran voglia di coccole ma nello stesso tempo si diventa autonomi e si vuole affermare la propria personalità (in realtà lei lo faceva già a due anni, ma questo è un altro discorso! :D).

Abbiamo fatto diversi traslochi nel corso di questi 10 anni (quattro, per l’esattezza, tra Londra e la Svizzera), così non ho avuto il tempo per pensare ad una cameretta che fosse “definitiva”. Anche perché una cameretta definitiva non lo è mai: cambiano le esigenze (di mamma e bambino), i gusti, le età, le necessità, le passioni e gli interessi dei nostri figli. Quindi quello che ho fatto finora è stato soltanto utilizzare arredi Ikea a basso costo per crearle soluzioni personalizzate ed angoli funzionali.

Se di figli ne abbiamo più di uno è facile che si debba pensare ad una riorganizzazione degli spazi ogni tot. numero di anni, perché ogni figlio avrà esigenze diverse, ci darà preoccupazioni diverse e l’ambiente che lo ospita dovrà “accoglierlo” in maniera diversa. Questo anche se la stanza è “una per tutti e tutti per una”: non si scampa alla riorganizzazione degli spazi (la vita è cambiamento no?).

Spesso chi si rivolge a me non ama le camerette standardizzate ma chiede soluzioni personalizzate e disegnate su misura. Nel caso della cameretta la tendenza è quella di pensare in avanti, a quando il bambino “sarà più grande”. A volte, anche se ha 4-5 anni, lo si vede già come un adolescente che porta in casa bande di ragazzini scatenati che si muovono ai ritmi  della musica rock, o addirittura studente universitario con necessità di ampi spazi studio (tanto lo sappiamo, in Italia si rimane spesso con i genitori fino ai 30 anni).

Eppure il bambino ha soltanto bisogno di sentire l’ambiente che lo circonda come accogliente, amichevole, informale, limpido ed adatto alla sua età. A lui non interessano le soluzioni di design, non interessa avere una stanza che soddisfi le esigenze esteriori o di rappresentanza, non interessano le convenzioni sociali come non interessa sentirsi già in una camera “da grande” se non per  quei brevi momenti di gioco imitativo. Ciò di cui ha bisogno è soltanto un ambiente che lo faccia sentire a proprio agio.

Ciò di cui ha bisogno il bambino è soltanto un ambiente che lo faccia sentire a proprio agio.

 

Cosa contribuisce a “mettere a proprio agio” il bambino?

Poche cose:

  • uno spazio che senta di poter utilizzare in libertà, senza la paura di “rovinarlo” o sciuparlo come spesso si sente ammonire da noi adulti (perché, se è giusto insegnargli  rispetto ed attenzione per ciò che lo circonda, trovo che sia invece estremamente deleterio limitare le sue possibilità di movimento, apprendimento e sperimentazione)
  • l’ergonomia, ovvero il dimensionamento degli arredi sulla base della propria altezza (in questo senso sono comodissimi tutti quegli arredi che prevedono la possibilità di essere alzati con l’età)
  • i colori (trovo che siano indicati tutti i colori chiari e luminosi, capaci di portare allegria all’ambiente)
  • un ambiente che sia “giocoso” (playful, in inglese), che favorisca la sua natura di sperimentatore seriale, imitatore, inventore ^_^
  • il senso di accoglienza e protezione; ovvero un ambiente esterno che lo faccia sentire sicuro e lo sostenga nel corso della crescita in modo da farlo sentire in grado di affrontare le proprie paure o gli incubi che – soprattutto in certe età – compaiono senza ingigantirli ulteriormente (paramentro, questo, che varia con l’età)

 

Come progettare una cameretta in grado di cambiare con l’età?

Quello a cui generalmente do la precedenza sono gli arredi fissi (l’armadio, i contenitori per i giochi, la zona studio-lettura, la zona notte, che preferisco progettare in colori neutri. Questi elementi possono tranquillamente rimanere invariati nel corso del tempo.

Quello che cambia con l’età, invece, sono i gusti del bambino.

Mia figlia, ad esempio, fino ai 5 anni amava tutto ciò che era girly, rosa e rosa fucsia; con l’inizio della scuola ha cominciato a ripudiarlo, influenzata dai compagni e dalle compagne (si sa, l’approvazione degli amichetti diventa sempre più importante). Lentamente ha iniziato a cambiare gusti, ad avere altre passioni ed interessi. Quello che ho fatto io è stato semplicemente cercare di seguire la sua evoluzione proiettandola all’esterno, in cameretta. Ho sostituito gli adesivi murali, ho cambiato le tende con altre in colori neutri, ho cambiato i colori ai tessuti (cuscini, copriletto, tappeto). Siicuramente il tutto è stato agevolato dall’aver cambiato casa; ma lei ha apprezzato, sentendosi a suo agio nella sua nuova età e nei suoi nuovi spazi. 🙂

Quindi, in sintesi, cosa possiamo fare per cambiare una cameretta senza spendere cifre folli?

Basta un semplice restyling, eliminando tutte le decorazioni e gli accessori non più adatti all’età del bambino.

Possiamo ad esempio:

  • ritinteggiare le pareti (ogni tanto è un’operazione che va comunque fatta no?)
  • cambiare la carta da pareti se ne abbiamo messa una troppo “da piccoli”
  • cambiare gli adesivi murali se non sono più adatti (questi, tra l’altro, spesso dopo un certo numero di anni iniziano a staccarsi da soli)
  • modificare i colori dei tessuti (tende, tappeti, copriletti, cuscini)
  • aggiungere un’ulteriore personalizzazione attraverso il lettering (alle pareti, o sulle mensole della libreria)
  • sostituire i quadri e i disegni dei nostri piccoli artisti, o aggiungere posters della rockstar di turno

 

Alla fine avremo una camera completamente diversa, oltre che ad un figlio felice e soddisfatto. 🙂

 

 

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3 Comments
  • Elena

    28 Febbraio 2018 at 11:29 Rispondi

    Ecco capiti a proposito. Stiamo pensando la cameretta dei bambini. Il problema grosso è capire come fare stare due letti, armadi capienti e una bella scrivania, coniugando le esigenze di uno di 10 e uno di 4..
    Quindi scrivania bella ampia, io pensavo a quelle soluzioni tipo letto a castello ma con gradoni che si muovono. Devo capire se ci sta il tutto. Suggerimenti su siti dove poter vedere se quello che ho in mente ci sta nella metratura?
    O eventualmente mi scrivi in privato quanto mi costerebbe un’idea di progetto?
    Ciao Elena

  • Alice

    10 Luglio 2019 at 12:14 Rispondi

    Io ho seguito alcuni consigli, come quello di scegliere mobili neutri, adatti a diverse età e cercare accessori resistenti che potessero accompagnare i bimbi nella crescita senza patire troppo. Poi, però, ho lasciato che i bambini scrivessero sulle pareti, pensando che tanto comunque avrei dato il bianco prima o poi: alcuni disegni sono così carini che non sono riuscita a coprirli. Li ho circondati con dei bordi per pannelli colorati e li ho fatti diventare dei quadri!
    Anche queste piccole cose, secondo me, contribuiscono a creare un’atmosfera informale e rilassante.

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