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L’angolo-studio in cameretta

L’angolo-studio è una delle zone più importanti per la cameretta del bambino che entra alla scuola primaria.

Se nella camera del bimbo più piccolo basta un tavolino basso sul quale egli può sfogare le proprie velleità artistiche, nella camera dei bimbi in età scolare diventa una delle aree fondamentali per il suo sviluppo equilibrato ed il suo apprendimento.

Per il bimbo in età scolare la prima cosa da imparare, coltivare, cullare è la concentrazione.

A quanti stimoli diversi sono sottoposti i nostri cuccioli oggi? Molti, molti più di noi.

C’è sempre un telefono che squilla, una notifica alla quale rispondere, un suono di troppo. E’ diminuita la capacità del mondo di concentrarsi su un’attività alla volta, di ascoltare il silenzio senza paura del vuoto, di guardare fuori dalla finestra senza fare nulla, di osservare il flusso dei propri pensieri.

Per questo l’angolo-studio è cosi’ importante (a maggior ragione per il bambino che si avvia verso l’adolescenza lo diventerà sempre di più): per ritrovare il tempo della concentrazione in assenza di distrazioni.

Ma quali caratteristiche deve avere questo spazio?

 

1. Fruibilità e comodità degli arredi

 

Gli arredi devono essere rigorosamente “a misura di bimbo”: un piano di lavoro troppo alto, una sedia troppo grande, uno scaffale posto dove il bimbo non arriva, non fanno che limitare la fruibilità dell’ambiente e le capacità di concentrazione del piccolo.

La scrivania:

  • il piano di lavoro deve essere sufficientemente grande e libero
  • una buona illuminazione naturale (finestra posta lateralmente, possibilmente dal lato oposto alla mano che scrive)
  • una buona illuminazione artificale, per le giornate buie e grigie dell’inverno (possibilmente senza fili elettrici lasciati a vista nei quali il bambino può inciampare o tirare inavvertitamente)
  • la posizione fronte-muro è la migliore per lo studio scolastico, per il feng-shui attività yin, ovvero un’attivita’ che richiede concentrazione su un punto specifico del proprio pensiero
  • perfette sono le scrivanie con le gambe regolabili in altezza, che possono seguire la crescita del bambino

 

Scrivania per bambini regolabile in altezza "Champion", dell'azienda tedesca Moll

Scrivania per bambini regolabile in altezza “Champion”, dell’azienda tedesca Moll

La sedia:

  • Meglio se ergonomica,  in modo da sorreggere correttamente la schiena del piccolo e guidarlo verso la giusta posizione seduta
  • Regolabile in altezza, dato che il bambino cresce a vista d’occhio!
Sgabello per bambini Swoopster di Aeris

Sgabello per bambini Swoopster di Aeris

 

Mensole, scaffali e librerie:

  • Devono essere facilmente accessibili, posizionati alla giusta altezza ed in prossimità della scrivania. Il bambino non deve arrampicarsi su una sedia per poter arrivare ad uno scaffale sul quale prendere qualcosa di cui ha bisogno, né attraversare la stanza perché la libreria è posta dalla parte opposta rispetto alla scrivania.

 

Fonte immagine: http://www.mariemersier.com/GLAMOUR

Fonte immagine: Marie Mersier

2. Flessibilità

 

Con flessibilità intendo sia arredi “a crescere”, dato che il bimbo ha una crescita a tratti spaventosa :D, sia riutilizzabili – in cameretta, o in casa – per un’altra funzione diversa da quella originaria (ad esempio un tavolo che diventa una panca)

 

3. Ordine e organizzazione

 

Afferma Maria Montessori:

Il bambino “ha bisogno di ordinare il caos che si è formato nella sua coscienza [a causa della] moltitudine di sensazioni che il mondo gli ha dato. […Egli] è un esploratore ardito del mondo, […] e, come esploratore, ciò di cui ha bisogno è una strada che lo conduca  al suo fine e lo salvi dalle deviazioni affaticanti che non permettono di avanzare”.(M.Montessori, Educare alla libertà”).

Ecco perché l’ordine e l’organizzazione dell’ambiente di lavoro (in questo caso la sua scrivania e gli arredi immediatamente adiacenti – mensole, cassetti, scaffali)

 

perfetta organizzazione del materiale nei cassetti. Fonte: Weheartit

perfetta organizzazione del materiale nei cassetti.
Fonte: Weheartit.

4. Allegria dell’ambiente

 

Organizzazione, tuttavia, non significa mancanza di allegria e creatività. Troppo diffusa e osannata dai media è l’idea che la creatività voglia il disordine.

Un ambiente può essere creativo anche se ordinato. Anzi, nell’ordine la creatività può esprimersi al suo massimo grado perché concentrata su cio’ che accade “dentro” e non “fuori”.

 

Un angolo "creativo" ma organizzato. Fonte: Rafa Kids

Un angolo “creativo” ma organizzato.
Fonte: Rafa Kids

 

Noi siamo arrivati a questa conclusione. Tu cosa ne pensi?

 


 

Un altro mio recente articolo sull’angolo studio e su come stimolare il bambino allo studio lo trovi, corredato di qualche ulteriore esempio fotografico, in Mamm&kids, il nuovo magazine di Antonella Pfeiffer per mamme e bambini.

 

 

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2 Comments
  • Lara

    9 Ottobre 2015 at 9:13 Rispondi

    bisognerebbe avere una cosa che cresce con i bambini… non solo la scrivania

    • Dalia

      24 Novembre 2015 at 22:01 Rispondi

      Assolutamente si. Ma il bello è anche il poter cambiare ogni tanto no?

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