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Il colore nella progettazione degli spazi per l’infanzia

Il colore ha un ruolo fondamentale nel mondo del bambino: è il lato luminoso dell’infanzia.

La scoperta del mondo avviene [anche] attraverso la varietà cromatica.

Un oggetto rosso, giallo o blu (in genere sono i colori primari quelli maggiormente percepiti dal bambino) colpisce la vista, attira la sua attenzione e finisce per essere sperimentato attraverso tutti e cinque i sensi. L’esperienza del colore non avviene soltanto attraverso il passaggio del raggio luminoso nell’occhio ma diventa un’esperienza multisensoriale: la fragola, rossa, ha un gusto proprio, un profumo, una forma, una texture, suscita determinate sensazioni; il mare è blu, si muove ed è liquido; il prato è verde ed è composto da fili d’erba che si possono strappare. La natura stessa ci offre una varietà cromatica incredibile.

L’esperienza ci ha dimostrato che l’intensità luminosa che colpisce il nostro occhio ha un impatto anche sulla nostra salute. La cromoterapia è ormai una tecnica diffusa ed utilizzata come terapia alternativa per la cura di alcune malattie. La psicologia del colore, scienza che studia le correalzioni tra colore ed emozione, è entrata nella prassi non solo artistica, ma anche nella moda, nell’architettura, nel design, nel marketing, nella pubblicità, per suscitare nell’osservatore determinate sensazioni.

L’impatto del colore sulla nostra vita è potente.

È difficile immaginare un mondo monocromatico fatto di nero, bianco e sfumature di grigio. Impensabile, soprttutto per il bambino. L’assenza di colore è assenza di energia luminosa, che è poi quella che parte dal visibile per regalarci una gran varietà delle emozioni che proviamo.

Il colore, colpendo il cervello attraverso il raggio luminoso che attiva i segnali nervosi attraversando i fotorecettori della retina, diviene stimolo per un’emozione, è capace di indurre variazioni nel corpo a livello fisico, emotivo, psicologico, mentale, spirituale. Il colore, quindi, non è un dato solo oggettivo; dipende anche dalla percezione che ne ha l’osservatore.

I colori sono la lingua madre del subcosciente!
Carl Gustav Jung

 

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La percezione del colore nel bambino

Alcuni studi sulla percezione del colore nel bambino rivelano come i piccoli  siano maggiormente attratti dai colori vivaci piuttosto che da quelli neutri e tenui. In particolare, i colori primari (rosso, giallo e blu) sono i primi ad essere percepiti, nonché i primi ai quali egli è in grado di dare un nome una volta acquisita la proprietà di linguaggio.

Se il neonato non è ancora in grado di mettere a fuoco gli oggetti che oltrepassano il suo campo visivo (20-25 cm), questa capacità si affina con il tempo. Già intorno all’anno di età, una volta acquisita la padronanza dei movimenti oculari ed il meccanismo di apertura e chiusura delle palpebre, il bambino vede le immagini dai contorni ben delineati e dai colori definiti. Intorno ai 2/3 anni è infine in grado di mettere a fuoco i particolari e di identificare anche oggetti piccoli e lontani; inizia a riconoscere le sfumature e ad identificare i colori con chiarezza dando loro un nome.

Alcuni studi eseguiti su bambini di 3/4 anni testimoniano una predilezione per i colori caldi ed energici (il rosso, il giallo), che rappresentano la forza espansiva. Al contrario, i colori freddi trasmettono sensazioni opposte, di intimità e raccoglimento.

 

Colore ed emozione

Ogni giorno proviamo una quantità incredibile di emozioni, dalla mattina quando ci svegliamo fino alla sera quando ci addormentiamo: paura, rabbia, tristezza, gioia, disgusto, accettazione, sorpresa, attesa (emozioni primarie), fiducia, ansia, nostalgia, delusione, speranza, allegria, e via dicendo, nel susseguirsi di momenti che caratterizza la nostra vita.

Secondo la psicologia del colore ad ogni colore corrisponde un’emozione precisa; ogni colore, anzi, è portatore di sensazioni e significati particolari. Vediamoli uno ad uno:

 

Il giallo

 

gioia, felicità

spensieratezza, sentimenti positivi

apertura, vivacità

sfogo ed esaltazione; energia

solare

luminoso

luce come archetipo della conoscenza

Il rosso

 

energia, movimento

impulso vitale

amore e carica affettiva; emozioni forti

appetito

desiderio

foga, forza, eccitazione

potenza

fuoco

vittoria

pericolo

Il blu

 

Immensità

calma

quiete

sicurezza

fiducia

lealtà

profondità meditativa

passato, ricordo

cielo e mare

Il verde

 

fermezza e stabilità

fiducia e sicurezza

forza

rigidità

equilibrio

attenzione e difesa

speranza

natura

freschezza, giovinezza, innovazione

Il viola

 

magia

spiritualità

eleganza

finzione

dignità

ricerca interiore

congiunzione tra umano e divino

Il rosa

 

amore

dolcezza

delicatezza

femminilità

romanticismo

infanzia

Il marrone

 

semplicità

genuinità

comodità e agio

umile e raccolto

avvolgente

Il grigio

 

neutralità

aridità

ripetitività

ordine

resistenza (acciaio)

eleganza

Il nero

 

nulla

inconscio

ombra

morte

sobrietà

castigo

mistero

Il bianco

 

freschezza

purezza

verità e giustizia

perfezione divina

 

I colori negli spazi dedicati al bambino

Con queste premesse ogni ambiente in cui il  bambino si muove dovrà essere progettato, cromaticamente parlando, in base a due presupposti:

  1. L’attività (o funzione) alla quale lo spazio è adibito
  2. Le capacità visive e cognitive del bambino

 

 

ristorante Biblioteka

La sala giochi del ristorante Biblioteka a San Pietrourgo, progettato dalla designer ed illustratrice Yeka Aski. Immagine: www.decopeques.com

 

Attività diurne preferiscono colori accesi, attività che prevedono maggiore concentrazione o riposo colori più tenui e freddi.

Dato che non posso parlare di tutto questo in un unico post rimando ai prossimi lo studio di alcuni luoghi specifici quali asili nido, scuole, palestre, ludoteche, biblioteche, ecc.

 

Tema del mese: #MCCcolore&emozione

Per giungere al tema che ti propongo in questo mese di febbraio l’hashtag questo sarà proprio #MCCcolore&emozione.

Lo scopo è quello di osservare i tuoi piccoli alle prese con il colore: quali scelgono quando dipingono o pasticciano, da quali sono naturalmente attratti ed in quali situazioni, che effetti hanno i colori della tua casa sulle tue e le loro emozioni, se ti senti a tuo agio con i colori che avete alle pareti, come sono colorate le aule scolastiche, le palestre, le biblioteche e ludoteche della città che frequentate.

Come al solito puoi partecipare con pensieri sui social, fotografie, post sul tuo blog (se ne hai uno), accompagnati dall’hashtag sopra indicato.

Diamo vita ad un brainstorming attorno a questo tema e facciamo un po’ di rumore, dai, per diffondere una “cultura del colore” più consona e adeguata alle esigenze di tutti! Basta davvero poco per trasformare un’aula scolastica in un luogo in cui i nostri bambini vanno volentieri ed in cui gioia e serenità sostituiscono atteggiamenti aggressivi e annoiati. Gli spazi in cui passiamo il nostro tempo sono uno degli aspetti importanti di cui tener conto per migliorare la nostra vita.

Ti aspetto!

 

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Sull’influenza del colore in cameretta puoi leggere anche:

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