15 Settembre 2011
In
My life, Vita da expat, Vita da mamma
Forse questa volta l’ho azzeccata…..
Febbricitante, dal mio letto di dolore e sudore, esulto: “Forse questa volta l’ho davvero azzeccata!”
Parlo del mio nuovo studio medico (il GP = General Practicioner, qua in Inghilterra), che ho recentemente cambiato causa inefficienza e chiusura per pensionamento di quello precedente…. (ne parlo qui, qui, e qui).
Questa volta Mammadesign, colta da una fulminea e debilitante tonsillite, ha deciso di sperimentare per prima la nuova surgery.
“Pronto, vorrei un appuntamento con il dottore per oggi, please.” (se aggiungete il please siete sulla strada giusta per ottenere tutto quello che volete, qua a Londra).
“Le va bene anche un appuntamento con l’infermiera?”
“Qual e’ il suo problema?”
“Beh, ho un tremendo mal di gola e febbre altissima…..”
“Si, allora penso che possa aiutarla.”
“Va bene, ci vediamo alle 10.40, a piu’ tardi, thank you” (per il thank you vale lo stesso discorso).
Mammadesign mica era tanto convinta….
Mi sa che l’infermiera non me la puo’ fare, pero’, la ricetta per gli antibiotici….
Dopo tre minuti di lucida riflessione, infatti, l’ira funesta si e’ impossessata del suo spirito.
“Non e’ possibile! Non e’ possibile che per essere curati per un mal di gola in questo paese uno debba perdere tutta la giornata al pronto soccorso!”, grida disperata al telefono con nonna Giogio. “Basta. Ora ritelefono e mi faccio dare l’appuntamento con un dottore….”
“Ma magari l’infermiera, se vede che e’ il caso, ti manda lei stessa dal dottore…”
“Boh, non so…. Non ce la faccio, sono troppo stanca per litigare…. Vabbe’ vado a vedere cosa succede.”
Karen, una posata infermiera di mezza eta’, con dolcezza e garbo, mi spiega che qui esistono practical nurses (quelle che fanno il lavoro duro, cioe’), ed altre piu’ specializzate che sono autorizzate a risolvere i piccoli problemi di salute (minor problems) della gente. Lei e’ una di queste.
Mi visita, come avrebbe fatto un dottore.
Mi misura la pressione, mi sente il cuore, mi guarda nelle orecchie, nella gola e mi ausculta i polmoni.
Mi misura la pressione, mi sente il cuore, mi guarda nelle orecchie, nella gola e mi ausculta i polmoni.
Insomma, mi rivolta come un calzino.
E mi interroga (sei allergica a qualcosa, qual e’ la tua storia clinica? che operazioni hai avuto? quando hai fatto l’ultimo pap-test? riesci a deglutire? e via discorrendo…)
Conclusione: esco di li’ in pace con il mondo, con una prescription per gli antibiotici (lo sapevo io, che ci volevano, anche se qui sono restii a darli…) ed alcune buone indicazioni su come curare la mia gola.
Magari ho davvero trovato la clinica giusta, stavolta.
O magari Karen ne sa piu’ del mio vecchio GP…..
Adesso mi faccio un sonnellino godendomi questa giornata pacifica e persa, prima che arrivi il mio piccolo ciclone in casa a tirarmi giu’ dal letto.
E domani, se la febbre me lo consente, scrivero’ qualcosa di piu’ serio……
Conclusione: esco di li’ in pace con il mondo, con una prescription per gli antibiotici (lo sapevo io, che ci volevano, anche se qui sono restii a darli…) ed alcune buone indicazioni su come curare la mia gola.
Magari ho davvero trovato la clinica giusta, stavolta.
O magari Karen ne sa piu’ del mio vecchio GP…..
Adesso mi faccio un sonnellino godendomi questa giornata pacifica e persa, prima che arrivi il mio piccolo ciclone in casa a tirarmi giu’ dal letto.
E domani, se la febbre me lo consente, scrivero’ qualcosa di piu’ serio……
Sunshine
15 Settembre 2011 at 15:28Take care 😀
Elisabetta
15 Settembre 2011 at 16:00Forse hai ragione l’hai azzeccata!