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11 Settembre 2001 – 2011

Dieci anni oggi, da quell’11 settembre. Correva l’anno 2001.

Firenze, ora di pranzo, o poco prima:

“Pronto, Dalia? (ancora Mammadesign non era nata, si sarebbe laureata un mese e mezzo dopo: era in piena preparazione della tesi e lavorava contemporaneamente part-time nello studio-design che l’ha formata) Accendi la televisione.”

“Perche’….? Cosa succede?”

“Siamo in guerra.”

Al telegiornale trasmettevano in diretta. Era appena stata colpita la prima torre. Poco dopo, il secondo aereo si lanciava sulla seconda. Uno scoppio. Una fumata nera. Il crollo.

Lo ricordo come se fosse ieri. Un’immagine impressa nella mia mente come un filmino al ralenti. Senza bisogno di rivederlo. Senza bisogno di commentarlo.

Al telefono era un’amica cara, nonche’ collega, che oggi saluto con tanto affetto perche’ e’ da poco diventata mamma della splendida Matilde.

Niente parole, solo qualche foto rubata a New York qualche anno fa, in una visita a Ground Zero, ancora vuoto, in un un freddo gennaio senza neve (2006):







Il progetto per il complesso del New World Trade Center e’ affidato all’architetto Daniel Libeskind, mentre il memoriale che sorgera’ sul vuoto delle Torri al collega Michael Arad. L’edificio di punta del progetto, detto Freedom Tower, sara’ il piu’ alto edificio americano: 541 metri, che equivalgono a 1776 piedi, numero simbolico che corrisponde all’anno della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.

Se volete dare un’occhiata al progetto:
Immagine: Studio Daniel Libeskind


Dice l’architetto:

“The sky will be home again to a towering spire of 1776 feet high, an antenna Tower with gardens.  Why gardens?  Because gardens are a constant affirmation of life. A 1776 foot skyscraper rises above its predecessors, reasserting the pre-eminence of freedom and beauty, restoring the spiritual peak to the city, creating a building that speaks of our vitality in the face of danger and our optimism in the aftermath of tragedy. Life victorious.” 

Daniel Libeskind 


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2 Comments
  • tri mamma

    12 Settembre 2011 at 23:34 Rispondi

    direi proprio che la sensazione è stata unanime.

    grazie per la segnalazione, sono andata a vedermelo!
    mi piace molto l’idea delle “fontane”, per il resto lo trovo un pò “disordinato”. Poco lineare confronto a prima. A te piace?

  • Mammadesign

    13 Settembre 2011 at 9:55 Rispondi

    Trovo che il piano di base di Libeskind, i giardini con le due fontane (il memoriale) che portano acqua alle fondamenta delle precedenti torri gemelle (l’acqua nella cultura islamica rappresenta la vita) sia molto ben disegnato e fortemente simbolico, compreso l’edificio “madre”, la Torre della Liberta’. Gli altri edifici sono i soliti grattacieli di Manhattan, un po’ un’accozzaglia di stili, secondo me, nata dall’esigenza di affidare a differenti studi i vari progetti. Si, apparentemente un po’ “disordinati”. Penso che sara’, tuttavia, un bel punto di riferimento nell’urbanistica di Manhattan: il giardino ed il Visitor Center, il Centro d’Arte Contemporanea, l’artistica stazione della metropolitana di Calatrava, tutte cose che prima non erano nemmeno contemplate. Danno un’incredibile apertura non solo allo skyline, ma anche alle possibilita’ culturali americane. Insomma, un bel polmone in tutti i sensi! Vedremo… Spero di riuscire a visitarlo, a lavori conclusi: e’ una bella concentrazione di Architettura con la A maiuscola.

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