9 Settembre 2011
In
My life, Vita da expat, Vita da mamma
Ma perche’ noi donne siamo cosi’….? cosi’….? cosi’….. emozionali, ecco! (sottotitolo: elucubrazioni sul secondo figlio)
Non e’ passato molto tempo dal decimo anniversario di Mammadesign e del Macro-economista. Quella sera, tornando a casa un po’ “brilli” (o meglio, inebriati dell’insolita serata di divertimento a due) e’ venuto a galla l’argomento “secondo figlio”. Perche’ Mammadesign un po’ lo sente il desiderio di un altro frugoletto, ammettiamolo…. Perche’ poi e’ anche sicura che pure Micro si divertirebbe un sacco, con un baby da accudire…. E sai che bel casotto e che divertimento ci sarebbero nella povera casa-design! (non che ora non ci sia, tutt’altro)
“Io sto bene anche cosi’.”, e’ stata la risposta immediata e spontanea del Macro-economista.
……..
(minuti di sospensione)
“In effetti, qui a Londra, con quello che costa l’istruzione e’ un po’ un casotto…”, ha dovuto ammettere RAZIONALMENTE Mammadesign.
“E poi mi sembra che anche Micro stia benissimo cosi’. Con tutte le attenzioni che le dai, figurati…”, ha continuato lui.
“Appunto, magari non le farebbe male.”
“Hehe, magari non le farebbe male davvero! Pero’ hai ragione tu, qui a Londra e’ troppo impegnativo avere un altro figlio e dargli un’istruzione decente”, conclude l’Economista con piglio sicuro e deciso.
In realta’ sono io che non me la sento, caro amore mio. Come faccio da sola, con te che caschi in catalessi sulla poltrona al ritorno dal lavoro, e Micro che mi reclama ad ogni pie’ sospinto…. Come faccio ad occuparmi di due, anzi di tre? (aggiungici te, che pretendi di mangiare la sera, avere tranquillita’ e silenzio, e trovarti pure la pappa pronta… ti ho abituato proprio male, amore mio!). E poi, mi sto riprendendo appena ora dalla nascita di Micro! Sto riconquistando i miei spazi, ho ricominciato a guardarmi allo specchio (ogni tanto), ci siamo riproposti di uscire un po’ di piu’ quest’inverno, di divertirci noi due da soli come facevamo prima…. Come faccio?
Aggiungici che in effetti, vorrei offrire a Micro qualche sicurezza in piu’ di quelle che ho avuto io, qualche attenzione in piu’, la bellezza di essere una famiglia e di avere due genitori disponibili ed allegri. Non sono sicura di riuscire a sostenere tutto questo…. Non sono sicura che TU riesca a sostenere tutto questo…..: erano i pensieri di Mammadesign, allora.
Pochi giorni dopo, la conversazione e’ continuata.
Macro, nella sua modalita’ da tedesco alla Sturmtruppen: “E comunque, se vuoi un altro figlio dobbiamo tornare in Germania. O niente secondo figlio, e stiamo qui, o la Germania. Devi scegliere.”
Glup.
Un momento che mi riprendo, prima di dare sfogo alla mia impulsivita’ piu’ selvaggia. Non potremmo riparlarne con calma? Ok, devo fare buon viso a cattivo gioco, e’ il linguaggio che tu capisci:
“Che discorso…. (fermati, Mammadesign, fermati, lo sai come va a finire altrimenti, no? Ecco, lo sapevo io, e’ gia’ andato nel pallone solo all’idea comnque…..) Ok, niente secondo figlio. Magari e’ meglio cosi’.”
Discorso chiuso.
Va bene, quella sera mi sono addormentata in preda all’ansia e agli incubi da perseguitata. Anche se il suo atteggiamento non ha fatto altro che confermarmi quello che gia’ pensavo:
Pero’ lo conosco, il mio Macro. Quel suo modo secco e totalmente anti-emozionale era un modo per dirmi: “ho paura di non riuscire a sostenerlo, economicamente e psicologicamente, un altro figlio”.
Peccato che Mammadesign abbia questa idiosincrasia per la Germania…..
E peccato che abbia l’esigenza di trovarsi un lavoro che le permetta di sentirsi un po’ piu’ indipendente….. (il suo tedesco e’ basic, sa per certo che non potrebbe rendere sul lavoro in una lingua che non e’ in grado di gestire decentemente….. figuriamoci gestire la vita di due pargoli)
Non ne abbiamo piu’ parlato, da allora.
Ma non e’ che Mammadesign non ci abbia piu’ pensato….
E ieri sera, giocando e ballando assieme alla sua piccola, una abbracciata a Canguro, l’altra a Cicciobello, a ritmo di musica, ha avuto un flash, una di quelle scene che potrebbero a volte essere cosi’ reali da lasciarti senza fiato.
Micro coccolava Cicciobello con una dolcezza infinita da mammina in erba (o da sorellona mancata, forse). Questi i pensieri di Mammadesign, nel vederla cosi’ affettuosa:
Come si divertirebbe con un bebe’ in casa…..con un fratellino/sorellina con cui condividere le sue avventure di vita! Con cui giocare, scherzare, litigare, e magari andare nella stessa scuola! (pensiero assolutamente egocentrico, perche’ non e’ detto che un fratellino reale la renda cosi’ felice, considerato il suo attaccamento esagerato alla mamma… ma chi lo puo’ sapere? magari ne sarebbe felicissima! Boh….). Poi lei ha voluto che ci scambiassimo i pupazzi. Mammadesign aveva in braccio il pupo, Micro il canguro. Ed il pensiero, questa volta, si e’ fatto incombente:
Come ci divertiremmo insieme, se ci fosse un fratellino! Contenti e felici a ballare tutti e tre insieme! Sai che divertimento! E sono proprio sicura che saprei gestire un altro bebe’ in maniera molto piu’ rilassata di come e’ stato con lei! (per una miriade di ragioni, ma stando qui a Londra, non cambiando citta’ di nuovo….)
Era la classica situazione simulata che potrebbe benissimo essere reale.
Anche Mammadesign, ieri sera, ha giocato un po’ (forse, piu’ che altro, si e’ illusa).
Ma poi si e’ ricordata che anche Macro fa parte di questo quadretto familiare, e anche se post-vacanza e’ diventato piu’ disponibile al gioco e allo stare insieme, non e’ detto che, con le preoccupazioni quotidiane e la stanchezza post-lavoro, lo rimanga…..
Insomma, Mammadesign si e’ fatta un viaggio. Di quelli proprio ma proprio belli, eh?
O magari e’ l’orologio biologico che ha ricominciato a funzionare……
(quest’anno ha svoltato i quaranta, vuol dire qualcosa?)
……..
(minuti di sospensione)
“In effetti, qui a Londra, con quello che costa l’istruzione e’ un po’ un casotto…”, ha dovuto ammettere RAZIONALMENTE Mammadesign.
“E poi mi sembra che anche Micro stia benissimo cosi’. Con tutte le attenzioni che le dai, figurati…”, ha continuato lui.
“Appunto, magari non le farebbe male.”
“Hehe, magari non le farebbe male davvero! Pero’ hai ragione tu, qui a Londra e’ troppo impegnativo avere un altro figlio e dargli un’istruzione decente”, conclude l’Economista con piglio sicuro e deciso.
In realta’ sono io che non me la sento, caro amore mio. Come faccio da sola, con te che caschi in catalessi sulla poltrona al ritorno dal lavoro, e Micro che mi reclama ad ogni pie’ sospinto…. Come faccio ad occuparmi di due, anzi di tre? (aggiungici te, che pretendi di mangiare la sera, avere tranquillita’ e silenzio, e trovarti pure la pappa pronta… ti ho abituato proprio male, amore mio!). E poi, mi sto riprendendo appena ora dalla nascita di Micro! Sto riconquistando i miei spazi, ho ricominciato a guardarmi allo specchio (ogni tanto), ci siamo riproposti di uscire un po’ di piu’ quest’inverno, di divertirci noi due da soli come facevamo prima…. Come faccio?
Aggiungici che in effetti, vorrei offrire a Micro qualche sicurezza in piu’ di quelle che ho avuto io, qualche attenzione in piu’, la bellezza di essere una famiglia e di avere due genitori disponibili ed allegri. Non sono sicura di riuscire a sostenere tutto questo…. Non sono sicura che TU riesca a sostenere tutto questo…..: erano i pensieri di Mammadesign, allora.
Pochi giorni dopo, la conversazione e’ continuata.
Macro, nella sua modalita’ da tedesco alla Sturmtruppen: “E comunque, se vuoi un altro figlio dobbiamo tornare in Germania. O niente secondo figlio, e stiamo qui, o la Germania. Devi scegliere.”
Glup.
Un momento che mi riprendo, prima di dare sfogo alla mia impulsivita’ piu’ selvaggia. Non potremmo riparlarne con calma? Ok, devo fare buon viso a cattivo gioco, e’ il linguaggio che tu capisci:
“Che discorso…. (fermati, Mammadesign, fermati, lo sai come va a finire altrimenti, no? Ecco, lo sapevo io, e’ gia’ andato nel pallone solo all’idea comnque…..) Ok, niente secondo figlio. Magari e’ meglio cosi’.”
Discorso chiuso.
Va bene, quella sera mi sono addormentata in preda all’ansia e agli incubi da perseguitata. Anche se il suo atteggiamento non ha fatto altro che confermarmi quello che gia’ pensavo:
Pero’ lo conosco, il mio Macro. Quel suo modo secco e totalmente anti-emozionale era un modo per dirmi: “ho paura di non riuscire a sostenerlo, economicamente e psicologicamente, un altro figlio”.
Peccato che Mammadesign abbia questa idiosincrasia per la Germania…..
E peccato che abbia l’esigenza di trovarsi un lavoro che le permetta di sentirsi un po’ piu’ indipendente….. (il suo tedesco e’ basic, sa per certo che non potrebbe rendere sul lavoro in una lingua che non e’ in grado di gestire decentemente….. figuriamoci gestire la vita di due pargoli)
Non ne abbiamo piu’ parlato, da allora.
Ma non e’ che Mammadesign non ci abbia piu’ pensato….
E ieri sera, giocando e ballando assieme alla sua piccola, una abbracciata a Canguro, l’altra a Cicciobello, a ritmo di musica, ha avuto un flash, una di quelle scene che potrebbero a volte essere cosi’ reali da lasciarti senza fiato.
Micro coccolava Cicciobello con una dolcezza infinita da mammina in erba (o da sorellona mancata, forse). Questi i pensieri di Mammadesign, nel vederla cosi’ affettuosa:
Come si divertirebbe con un bebe’ in casa…..con un fratellino/sorellina con cui condividere le sue avventure di vita! Con cui giocare, scherzare, litigare, e magari andare nella stessa scuola! (pensiero assolutamente egocentrico, perche’ non e’ detto che un fratellino reale la renda cosi’ felice, considerato il suo attaccamento esagerato alla mamma… ma chi lo puo’ sapere? magari ne sarebbe felicissima! Boh….). Poi lei ha voluto che ci scambiassimo i pupazzi. Mammadesign aveva in braccio il pupo, Micro il canguro. Ed il pensiero, questa volta, si e’ fatto incombente:
Come ci divertiremmo insieme, se ci fosse un fratellino! Contenti e felici a ballare tutti e tre insieme! Sai che divertimento! E sono proprio sicura che saprei gestire un altro bebe’ in maniera molto piu’ rilassata di come e’ stato con lei! (per una miriade di ragioni, ma stando qui a Londra, non cambiando citta’ di nuovo….)
Era la classica situazione simulata che potrebbe benissimo essere reale.
Anche Mammadesign, ieri sera, ha giocato un po’ (forse, piu’ che altro, si e’ illusa).
Ma poi si e’ ricordata che anche Macro fa parte di questo quadretto familiare, e anche se post-vacanza e’ diventato piu’ disponibile al gioco e allo stare insieme, non e’ detto che, con le preoccupazioni quotidiane e la stanchezza post-lavoro, lo rimanga…..
Insomma, Mammadesign si e’ fatta un viaggio. Di quelli proprio ma proprio belli, eh?
O magari e’ l’orologio biologico che ha ricominciato a funzionare……
(quest’anno ha svoltato i quaranta, vuol dire qualcosa?)
Madamadorè
9 Settembre 2011 at 14:18io credo che in questo caso bisognerebbe lasciarsi un pò andare…il secondo figlio è indubbiamnete impegantivo da qualsiasi punto di vista ma ti posso dire che essere un quadrato è meglio che essere un triangolo!
se proietti la tua vita tra una ventina di anni, guardandoti indietro so già cosa vorresti vedere….proprio quel film che ci hai descritto in questo post.
Coraggio!
pinkmommy
9 Settembre 2011 at 14:59avevo scritto un commento ma l’ha cancellato…dunque, dicevo, sono d’accordo con Madamadorè, l’impegno sarebbe su mille fronti…ed è comprensibile che tu ti faccia mille domande…anche io a volte penso che se mi arrivasse sto secondo figlio chissà come la prenderebbe gnomo (che pure mi chiede il fratellino un giorno sì e l’altro pure), visto che è abituato ad avermi tutta per lui…ma sono sicura che i primi figli possono arricchirsi tanto dal rapporto con un fratello…sì, sarebbe difficile, ma ne varrebbe la pena…e vuoi mettere davvero quanto sarebbe ancora più bella e divertente la vostra vita? un bacione!
StelleGemelle
9 Settembre 2011 at 15:04non posso sbilanciarmi…non ti conosco bene…li a tu le difficoltà che potrebbero esserci….lavoro-spese-gestione…ma guarda che si può fare….ai figli non occorre l’istruzione migliore….il vestito migliore….o una mamma super presente….dai troviamo un modo per mettergliela giù bene a Macro…ma scusa se mi permetto perchè dovreste tornare in Germania per il secondo?!!?( per capire!)
giada
9 Settembre 2011 at 15:12eh, noi donne…quanto ti capisco, divisa in due dalla voglia di dare Fratellino/sorellina a mandorlina (perennemente alla ricerca di un bebe’ da accudire) e dalla voglia di riprendermi i miei spazi, i miei interessi, e la vita di coppia con zio M…
Mammadesign
9 Settembre 2011 at 15:15@Stelle: bella domanda!
1. perche’ li’ le scuole pubbliche sono decenti e danno un’istruzione di base migliore (come in italia, d’altronde!). in effetti, non posso dargli torto su questo punto, qui nelle scuole pubbliche non insegnano un piffero, sono luride come solo sanno essere gli inglesi e c’e’ il peggio del peggio (soprattutto dentro Londra, dove abitiamo). In italia sarei felice di mandarla a una pubblica! qui non posso spendere 30.000 sterline l’anno per l’istruzione di base di due figli…..
2. perche’ lui avrebbe uno stipendio migliore
3. perche’ il costo della vita e’ piu’ basso
insomma, staremmo meglio! (solo che io sono fortemente metereopatica e vedere il cielo grigio un mese si’ e l’altro pure, mi terrorizza….)
@Mamadore’, PInk: sono anch’io convinta di tutto quello che avete detto, tranne sul presunto divertimento che avrebbe Macro……
Mammadesign
9 Settembre 2011 at 15:17@Giada: ci sentiamo x telefono, che e’ meglio? ;D
tri mamma
9 Settembre 2011 at 15:37Non conosco tutta la storia… magari l’hai già detto chissà quante volte…
ma l’Italia ????
Mammadesign
9 Settembre 2011 at 15:44@Tri: :DDDDD Ci tornerebbe volentieri (dice), se non fosse che:
1. tutti i concorsi sono bloccati e l’universita’ e’ in ristrutturazione
2. anche se li riaprissero, gli stipendi sono comunque piu’ bassi che in germania
3. il costo degli immobili (o degli affitti) e’ poco sostenibile
insomma, ci sara’ stata una ragione per l’immigrazione italiana in germania, no? come posso dargli torto?
pero’, secondo me (che ci sono abituata), non e’ cosi’ grave come sembra. solo che… glielo spieghi tu? ;D
A Prova di Mamma
9 Settembre 2011 at 17:06‘mmazza, che intrigo. Mi rendo conto che da estranea ho ben poco da dire, ma non è che x caso Macro è uno di quelli che vanno lavorati piano piano a fuoco lento, tanto che alla fine si convince quasi che l’idea è stata la sua? 😉
supermamma
9 Settembre 2011 at 17:14io sono per almeno due figli e se avessi la casa un pò più grande stiamo in 4 in una stanza farei sicuramente anche il 3°
Twins(bi)mamma
9 Settembre 2011 at 17:45è brutto “decidere” di avere un figlio o meno…ma di questi tempi è normale. Sento molti genitori che fanno la scelta del figlio unico perchè ce la fanno a malapena e gestire quello che hanno (lontano dai nonni o altri parenti che potrebbero aiutare nel menage familiare). Io ho 2 gemelli, a volte ho pensato a fare il 3° ma poi mi sono detta che mi lamento adesso che non riesco a seguirli (lavoro full-time), un lavoro stabile ma con un capo che non ha bambini e odia i permessi presi per le loro esigenze..insomma a conti fatti anche io ci ragiono e dico di no…però chissà da grande cosa ne dirà micro di essere stato un figlio unico….. comunque mio marito mi dà un grandissimo aiuto…li va a prendere e li tiene fino al mio rientro tarda sera ma anche noi cominciamo a riappropiarci dei nostri spazi….baciotti
BNC
10 Settembre 2011 at 15:17tu sei pronta è evidente 😉
Macro: è già passato da “io sto bene anche così” a “dovremmo andare in Germania”, secondo me ci sta pensando, sono daccordo con APDM secondo me va lavorato e magari cederà 😉
Micro: all’inizio forse non apprezzerà subito, un pò di sana gelosia è inevitabile ma comunque una fratellino/sorellina sono un gran bel ragalo!
sfollicolatamente
10 Settembre 2011 at 15:52Eggia’ non e’ facile…Per noi e’ stato: o torniamo in Italia, o il figlio non ce lo possiamo permettere (long story…)
Mah, io in Germania ho vissuto solo 5 mesi, a Lipsia, ed era inverno, ed e’ stato deprimente. Pero’ penso anche che ora la Germania e’ un posto ottimo per tante cose, non da meno, immagino, i sussidi alle mamme e una sanita’ che funziona (niente moquette negli ospedali almeno!)??
Potresti dare lezioni di italiano per cominciare, giusto per avere una piccola indipendenza economica?
E’ difficile lo so, pero’ avendo degli appoggi nel Paese dove vai, le cose fanno sempre un po’ meno paura..
Rossella - Casa Lellella
10 Settembre 2011 at 16:07anch’io penso che un quadrato sia meglio di un triangolo…
e vedrai che poi starete bene.
baciotti
Mammadesign
10 Settembre 2011 at 17:30@Aprovadimamma: hehe….quasi ai livelli di beautiful, eh? ;D Si, e’ un po’ cervellotica la faccenda, ma e’ uno dei punti salienti della nostra storia…”dove andiamo a vivere”? c’e’ gente che si sposa, e poi ognuno sta dove vuole o dove ha il lavoro….io non me la sono mai sentita di fare una vita del genere, per me non era “stare insieme”!
@supermamma: ‘mmazza, oh….! vi piae stare vicini vicini! 😀
@Twins: beh, piu’ che decidere, almeno un pensiero su bisogna farcelo, no? A 40 anni, altrimenti, mi sentirei un po’ incosciente…. pero’ lui ti aiuta molto, e’ un po’ diverso….
@BNC: 😀 Beh, lui sarebbe anche tranquillo, se le condizioni fossero diverse….
@Sfolli: Daiii, cosa mi racconti???? Forse ho perso un po’ il filo, ma….siete sempre sull’isola? Tu mi capisci, allora, quando parlo dell’inverno tedesco che non finisce mai…! (oddio, forse 5 mesi non sono abbastanza per accorgersene…). Cmq gli appoggi nel paese non sono come gli appoggi nella citta’….
@lellella: Concordo. E’ sullo “starete bene” che ho qualche dubbio…. Macro non e’ molto una persona che ama circondarsi di bambini…..
destinazioneestero
10 Settembre 2011 at 21:07Bellissimo blog! Ti ho scoperto oggi e continuerò a leggerti. Complimenti.
Mammadesign
11 Settembre 2011 at 11:12@Destinazionestero: ciao! sono contenta, grazie! che nome esotico il tuo! mi sa che abbiamo qualcosa in comune….
sfollicolatamente
11 Settembre 2011 at 13:03Ci siamo trasferiti nel borgo pedemontano (piccola citta’ del nord Italia) un mesetto fa. Siamo ancora parecchio baraccati, mi sa che avremo scatoloni in giro per ancora un bel po’ – e’ che siamo passati da una bella casa in campagna, grande e con giardino, a un appartamento in citta’, e la roba e’ tanta, e non siamo piu’ abituati alla routine italiana…eeek
Pero’ si mangia tanta mozzarella 😀
In bocca al lupo per qualsiasi decisione prendiate alla fine!!
Mammadesign
11 Settembre 2011 at 13:06Dai, Sfolli…. avevo letto qualcosa, ma pensavo fosse momentaneo! Che bello! E cosa dice Dear Husband dell’Italia? Certo, la campagna inglese….
Mamma Clara
11 Settembre 2011 at 17:20Letti tutti i commenti, mi rendo conto che forse io sono fuori dal mondo ma……puntini di sospensione…..chi te lo fa fà???? Premetto che io ho sempre desiderato tanti figli e li adoro, ma nella vita le cose cambiano. Ne ho uno e un secondo l’ho desiderato, non immagini quanto. Le risposte di tuo marito sarebbero state uguali a quelle del mio. E la condizione di tornare in Germania è, secondo me, solo un modo per uscirne senza doverti imporre le sue idee. Tu in Germania non ci vuoi andare e lui lo sa. Il discorso si chiude. A volte i mariti sono Si un pò rompi ed egoisti ma sono anche più pratici e non sono affetti da ‘mammite’ (io piano piano sto guarendo!!!). Non è proprio sbagliato però ciò che dicono quando un secondo figlio ‘non si può’. Fare i secondi figli per compagnia ai primi è vero ma non sempre funziona perchè ottieni un compagno di gioco (tra almeno due anni e comunque i giochi per parecchio tempo sono troppo diversi) ma perdi alcuni privilegi che tanto piacciono ai primogeniti. Hai 40 anni e finalmente ricominci a rivivere la vita di coppia….sei davvero disponibile a rimandare ancora di 3-4 anni (minimo)? I figli devono essere PIENAMENTE ricercati da entrambi perchè il filo che tiene uniti, con la realtà che ci circonda, può spezzarsi e un desiderio (legittimo) realizzato potrebbe risultare solo lo sconvolgimento di un menage ormai consolidato. Tu la risposta, secondo me, già ce l’hai. Accettare però che sia un uomo a dirci che non possiamo diventare di nuovo mamme, è davvero dura da mandare giù! Io piano piano ci sto riuscendo perchè infondo la realtà dei fatti da pienamente ragione a lui! In bocca al lupo!
Anonymous
11 Settembre 2011 at 22:06Piccolo pensiero che viene da una cinquantenne con 2 figlie di 17 e 8 anni. La differenza di età è notevole e loro sono 2 figlie uniche (la piccola l’ho partorita a 43 anni…voluta!). La primogenita, molto seguita e stimolata da piccola, ci accusa continuamente che con lei eravamo severissimi mentre alla piccola è tutto concesso… ed è vero! La piccola essendo una coccolona ha stregato il padre che chiude molti occhi alle sue birichinate! Perchè ti scrivo questo? Se vuoi il 2° figlio, ed entrambi siate d’accordo, non aspettare tanto. Il divario di età comporta tra i figli un rapporto non più fraterno ma di protezione quasi genitoriale da parte del figlio grande. Il fisico, ti dirò, risente della gravidanza e l’educarlo costa fatica che con l’età aumenta… Questa è la mia esperienza.
Ti leggo sempre con molto piacere.
Lorma
Mammadesign
11 Settembre 2011 at 23:14@Mammaclara: grazie, leggere il tuo commento mi rende un po’ piu’ leggera la scelta (se sara’ quella che dici)!
@Lorma: sono d’accordo con te, sai? gia’ ora che la mia piccola ha solo 3 anni mi sembra troppo tardi per porsi il problema del fratellino. Solo che mi sento pronta solo ora….e sento che la scelta la devo (dobbiamo) fare a breve, tra qualche anno e’ gia’ troppo tardi (per tante ragioni evidenti che non sto ad elencare…). Grazie di avermi raccontato la tua esperienza!
Mamma Clara
12 Settembre 2011 at 0:18Ho dimenticato di dire che comunque in casa di figli ne abbiamo due. Uno è figlio di mio marito. Si tolgono 17 anni…inutile dire che saranno i fratelli che ogni genitore vorrebbe, solo quando saranno entrambi uomini! Oggi il grande, se potesse, ci direbbe lui come si crescono i figli…mica come facciamo noi che siamo antichi o che lo viziamo o che lui e la fidanzata saprebbero fare meglio o che o che…!!! 😀
serenamanontroppo
12 Settembre 2011 at 16:19Bel tema, trovo tanti pensieri comuni, anche se la mia situazione è certo diversa.
E’ una decisione tanto, troppo personale per dare un consiglio, posso solo dire che nonostante tutto ci stiamo provando a farlo questo secondo pupo anche se la cicogna non ci sta ascoltando al momento.