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Progetto per il Learning Centre dell’Università di St. Gallen (HSG)

St. Gallen è una piccola città di poco più di 80.000 abitanti situata nella parte nordorientale della Svizzera, al confine tra Austria e Germania e non lontano dal Lago di Costanza. La sua Università, tuttavia, è una tra le più conosciute in Europa per l’Economia ed il Management, e porta vivacità ed internazionalità ad un luogo altrimenti piuttosto periferico.

Una delle iniziative più interessanti – architettonicamente parlando – che ho visto da quando sono qui è stato il concorso internazionale indetto recentemente dall’Università per il nuovo Learning Centre, un edificio contemporaneo dedicato ad affrontare le sfide dell’era della digitalizzazione.

Vincitore del concorso è stato proclamato a febbraio dell’anno passato, su una rosa di otto partecipanti, l’architetto Sou Fujimoto, con il suo progetto «Open Grid – Choices of tomorrow»: un edificio trasparente, flessibile, leggero, che si inserisce con delicatezza ed eleganza in un tessuto urbano collinare verde e residenziale.

 

Rendering del progetto. Credits: Sou Fujimoto Architects.

 

Il luogo

Passo lì davanti tutti i giorni, a piedi o in macchina.

Al posto dell’edificio che sorgerà c’è ora un ampio prato, fiancheggiato da un terreno per la coltivazione di ortaggi suddiviso in lotti privati e, sul retro, dalla costruzione che ospita la biblioteca dell’Università. Uno spazio ampio, arioso, verdeggiante che apre la visuale verso la catena montuosa dell’Alpstein.

Un prato che ho visto in tutte le stagioni: in autunno, in inverno, in primavera e in estate (ma ora non ritrovo tutte le foto!), da oggi a cinque anni fa. Dall’anno scorso, anzi, molto più spesso, dopo l’ultimo trasloco che ci ha portati ad abitare praticamente lì dietro. ^_^

 

In autunno (ebbene sì, l’ombra sul prato sono io!).

 

In inverno.

 

Nel disegno sottostante è indicata l’area interessata dal progetto, sulla collina del Rosenberg, tra la strada principale a nord (la Guisanstrasse) e il preesistente edificio che ospita la biblioteca al centro.

Credits: Sou Fujimoto Architects.

 

Il progetto

Ho avuto il piacere qualche tempo fa di incontrare ed ascoltare l’architetto Sou Fujimoto durante la presentazione del progetto. È stata un’esperienza estrememante interessante e piacevole, sia per i modi garbati della sua esposizione sia per i principi progettuali che hanno guidato il concept, che condivido ed approvo pienamente (flessibilità, trasparenza, integrazione con il contesto, creazione di uno spazio di lavoro per gli studenti capace di ispirare).

 

Ne approfitto per inserire qui sotto il video di un’intervista – pubblicata sul sito dell’Università – in cui l’architetto racconta il progetto ed i principi che lo hanno ispirato.

 

Il nome dice già tutto: «Open grid», una griglia modulare in acciaio e vetro che trova il suo perno in un forum centrale a tutta altezza e culmina, in un movimento ascensionale, sul punto più alto dell’edificio. Un totale di 7000 metri quadri con pareti trasparenti a tutta altezza e scorrevoli, in grado di dare la necessaria flessibilità all’edificio e rispondere così alle esigenze di studenti, insegnanti e fruitori dello spazio, alla ricerca di nuove modalità di apprendimento ed insegnamento, di nuovi spazi di lavoro.

All’esterno, una serie di terrazze digradanti piantate a verde integrano perfettamente l’edificio con il quartiere circostante e rendono piacevole la vita degli utenti.

 

L’intenzione è quella di realizzare uno spazio capace di affrontare le sfide della digitalizzazione e di fornire un «innovativo modello d’insegnamento attraverso la collaborazione tra studenti, insegnanti, tecnici dell’università e persone coinvolte» (parole dell’architetto). È una sfida interessante per il futuro dell’Università di St. Gallen.

 

 

 

 

Credits: Sou Fujimoto Architects.

 

La realizzazione

Il costo del progetto, interamente finanziato da donatori privati, è stimato tra i 40 e i 50 milioni di franchi svizzeri. Si spera di raggiungere anche gli ulteriori 10 milioni di franchi necessari per la sua gestione nel corso del tempo.

La costruzione inizierà presumibilmente tra il 2019 ed il 2020, con la speranza di poterla completare per l’inizio del secondo semestre 2022 (a primavera).

Vediamo cosa succederà. 🙂

Nel frattempo cercherò di tenervi aggiornati sulle fasi della costruzione, tramite foto che potrete seguire sul mio profilo instagram.

Per ora il sito appare così:

 

 

Si intuisce che qualcosa di grosso sta per accadere no? 😉

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Per qualunque informazione o richiesta si prega di contattarmi all’indirizzo: info@mammachecasa.com.

 

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