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Sull’esilio, la vita da expat e lo space clearing

Avete mai la sensazione di essere stati in esilio per un po’?

Di aver dimenticato di portarvi dietro pezzi importanti della vostra vita che magari ritenevate poco importanti in quel momento, presi dalla quotidianità e in altre faccende affaccendati?
Io sì, ma l’ho realizzato soltanto ora.

Passaggi

A Londra avevo portato solo l’essenziale, lasciando alle spalle, in terra fiorentina, tutto il mio passato di bambina, adolescente, giovane studentessa alla ricerca del proprio io e della propria identità personale e professionale. Ora è tutto qua, radunato sotto lo stesso tetto. Diverse scatole sono rimaste in cantina, nell’attesa di passare sotto le grinfie del decluttering selvaggio della me attuale che ha bisogno di spazio e voglia di tenere solo ciò che conta davvero. Altre sono state aperte, sezionate, passate al vaglio di una serie di emozioni che chissà perchè a volte cerchi di non resuscitare dalla memoria, troppo impegnata a guardare avanti, troppo presa dal qui ed ora, non pronta, forse, a riaprirle e riviverle, quelle emozioni.
Poi quando invece le riapri, dopo anni, e le rivivi con gli occhi di ora, ti rendi che esistono due tipi di reazioni: 
1. Quelle che non ti appartengono più e che possono essere bruciate, finire nella spazzatura o altrove ma non certo in casa tua.
2. Quelle che hanno fatto parte del tuo percorso, che ti hanno portato ad essere ciò che sei adesso e che meritano un posticino su qualche scaffale della tua dimora attuale; senza vergogna, perché sono pezzetti di te; senza rimpianto, perché fanno parte del passato; senza dolore, perché il dolore si è ormai trasformato in qualcos’altro.

Space clearing

Proprio questa è la filosofia dello space clearing, che è altro rispetto al piú conosciuto decluttering che tanto va per la maggiore e che è sulla bocca di tutti. Lo space clearing è una vera e propria disciplina, un metodo, un modo di affrontare la realtà. Il decluttering non è che la prima fase dello space clearing, quella più strettamente materiale, legata agli oggetti che imgombrano la casa ed impediscono la corretta circolazione delle energie. Ne avevo già parlato da qualche parte ma non ricordo più dove, dato che dopo diversi traslochi in diverse case e in diversi paesi iniziare a perdere colpi mi sembra il minimo che possa capitare. In realtà potrei andare a ricercare dove, ma ora  vorrei dire altro. E alla mia etá posso finalmente permettermelo.

Esilio

Dicevo, l’esilio.
L’esilio non è semplicemente un dato di fatto, una cosa riservata a chi vive all’estero. È piú un’idea.
Ti senti in esilio quando sei troppo occupato a vivere la realtà del momento, quando guardi solo avanti per risolvere nell’immediato ciò che ti preme, quando CASA TUA (ovvero, la tua interiorità) sta altrove, quando vai avanti a gamba tesa lasciando indietro pezzi importanti di te. E per l’appunto sono proprio quei pezzi che cerchi di non guardare, perché magari ti fanno male, o ti spaventano, o vorresti gettarli nella spazzatura ma in realtà li custodisci lì al sicuro, in qualche parte del mondo o del tuo cuore.
L’esilio non è essere e vivere (momentaneamente o permanentemente) in terra straniera. 
Si può essere in esilio anche a casa propria.
Ma io ormai sono troppo vecchia per sentirmi in esilio.
E adesso è tutto qua, sotto questo tetto, tutti i benedetti (o maledetti) pezzi della mia vita (e sappiamo bene che per un expat quegli scatoloni stracolmi di cose rimangono spesso da qualche parte, il più delle volte lontano dai nostri occhi e dalla possibilità di agire).
O nella spazzatura, poiché privi ormai di qualunque significato.
E voi, vi sentite in esilio?
Non solo voi che vivete all’estero, ma dico voi che siete rimasti in patria?
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1 Comment
  • mimma Zizzo

    28 Settembre 2014 at 20:01 Rispondi

    trovo che sia una fase comune a tanti. In qs giorni mi sento in esilio, e non solo perchè sto davvero lontano, ma perchè cerco di non pensare a quanto mi manchi la mia splendida amica qui in Kuwait. A quanto questo futuro a volte mi pesi…Sono in esilio perchè non voglio pensare alla mia amata vita milanese. Insomma non ho scatoloni..e sto adottando tutti i trucchi ma, si sono esilio.

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