7 Dicembre 2010
In
My life, Vita da mamma
Continua la miniserie “Il ciuccio”, puntata n. 5 (la storia infinita e’ piu’ corta….)
Micro e’ molto stanca stasera. Stamani e’ dovuta partire presto perche’ Macro dava la sua lezione alle ore 9.00 am (N.D.R. del lunedi’ mattina: bello, vero?). Stanca e iper-agitata, come succede solitamente ai duenni energici. Mammadesign e’ andata a recuperarla un po’ piu’ tardi alla nursery oggi, per cause di forza maggiore. Ciliegina sulla torta, siamo rimaste imbottigliate nel traffico natalizio londinese. Micro ha rischiato di addormentarsi in macchina, ma (purtroppo) non e’ successo. Conclusione: una merenda tardiva in auto, un bagnetto ritardato ed “attivo”, una cena quasi inesistente per la piccola che quando e’ stanca non mangia mai molto.
Ore 7.50 pm: inizia la procedura “ninna-nanna” (come la chiama lei), che comprende:
– il lavaggio di dentini e manine
– l’accensione del CD di ninne nanne che Micro deve accuratamente eseguire da sola, altrimenti si arrabbia
– il recupero dei 2 (dico, 2, uno da tenere in mano ed uno in bocca) ciucci e del biberon con il latte serale
– il mettere dentro la casetta (“a nanna”) nell’ordine: Gatto, Nemo, il nuovo Canguro “gande ggande” e il suo cucciolo “piccolo piccolo” da tasca, i due bebe’ (questi pupazzetti aumentano a vista d’occhio… tutta colpa di Mamma-cuoretenero che non ha resistito alle offerte natalizie dei peluche di Ikea….)
Ore 8.10: Macro e’ rientrato a casa dopo una giornata massacrante e saluta calorosamente la cucciola iniziando una lotta greco-romana mista a baci e bacetti. Addio “ninna-nanna”!
Dopo questo scambio vivace di affettuosita’ reciproche, il rito si ripete, inalterato ed immutabile come sempre:
– Micro, dai i ciucci a papa’? Papa’ e’ grande, mamma e’ grande, i grandi non hanno bisogno di ciuccio. Anche Fia non ne ha bisogno, Fia e’ grande ormai…. – Ma l’operazione ipnosi paterna sembra non aver avuto l’effetto desiderato. Dopo una serie di “My my myyyyy!” e di “Nooooo, mammaaaaa!”, Macro continua: – Fai la brava, dai i ciucci a papa’… – (oltretutto, con il suo tatto da Economista, ha proprio scelto la giornata piu’ adatta….!)
Risposta decisiva di Micro: – Prrrrrrrrrrrrrrr!!!!!! (=pernacchia) – Seguono risate in simultanea ed un concerto di pernacchie tra i tre SERI personaggi di questa avventura interminabile….
In chiusura prova a convincela Mammadesign, con tattica psicanalitica: – Facciamo cosi’, tieni i ciucci in mano ma non in bocca, ok? – mentre Macro ripete: – Si, brava, tienili in mano, ecco! –
Micro si toglie il corpo del reato dalla bocca e si stende per la nanna dicendo ad un papa’ che inizia ad essere ingombrante: – Bavaaaa, bavaaaa, papa’! (=brava). – E poi: – Ciao ciao, papa’… – sventolando la manina con il ciuccio nella mano.
Ma non appena un papa’ soddisfatto esce dalla stanza, una mamma un po’ troppo tenera (e stanca!) non riesce a continuare l’opera di convincimento, mentre il gesto veloce e sicuro di una manina conosciuta si porta alla bocca l’oggetto fatidico….
Giada
7 Dicembre 2010 at 16:18Altro che libri e Tv, sono svenuta dal ridere!!! Micro è un mito, Macro pure e mammadesign un mito di pazienza e aggiungo “de fero”…..
Non mollare, chi la dura la vince(da che pulpito)
Anonymous
7 Dicembre 2010 at 16:58MITICI!!! TUTTI E TRE.
MA MICRO DI PIU’ :)))))
Zia S.