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Homi 2015 blogtour design #behomi

Erano anni che non tornavo in Italia per una fiera.
Finche’ abitavo a Londra il dover prendere l’aereo, nonostante la proliferazione dei voli a basso costo, il piacevole “impaccio” di una bimba piccola, e la mancanza di una persona di fiducia per guardarla in mia assenza, mi hanno spesso fatto rinunciare agli eventi italiani di settore. Anche perché a Londra non è che ci si annoia: gli eventi interessanti sul design non mancano certo!

Con il ritorno sul continente, in terra svizzera, a poche ore da Milano, e con la bimba un po’ cresciuta, mettere un piede in Italia è diventato molto piú alla portata. Cosí son arrivata, su invito di Elena Cattaneo, architetto e giornalista, tra gli stands e i padiglioni di HOMI  (che ha sostituito da poco il Macef), il salone degli stili di vita tutti italiani, giunto ormai alla sua terza edizione.

L’occasione è stata un divertente ed interessante blog-tour nella produzione italiana per la casa organizzato grazie all’attenzione dell’ufficio stampa alle nuove tendenze e possibilità della rete.

Non sono giornalista (sia mai che debba pagare l’iscrizione ad un altro albo! – anche se non è mai detta l’ultima parola), ma partecipare come design blogger ad HOMI  è  sicuramente stata un’esperienza diversa che mi ha aiutato ad avere una panoramica a 360 gradi su questo nuovo mondo che si sta delineando e che sta cercando una sua definizione.


Due parole su HOMI

HOMI, tenutasi a FieraMilano dal 17 al 20 gennaio 2015, è una fiera giovane (la prima edizione risale ad un anno fa), che tanto ha ancora da imparare ma che mi sembra abbia portato una boccata d’aria fresca nel panorama delle fiere del design e del lifestyle italiano.

Lo dimostrano la selezione accurata degli espositori (1500 provenienti da 80 paesi), dislocati nei 10 satelliti (Living Habits, Home Wellness, Fragrances & Personal Care, Fashion & Jewels, Gift & Events, Garden & Outdoor, Kid Style, Home Textiles, Hobby &Work, Concept Lab), e l’interessante programma di mostre, eventi, speechs e workshops quali “La magnifica forma 3.0”, laboratorio sperimentale che ha proposto l’allestimento di 5 stanze ispirate ad altrettante regioni italiane – per riportare l’attenzione dell’abitare contemporaneo sull’importanza caratterizzante del genius loci regionale -, “La casa di pietra”, un racconto per immagini di Gumdesign, “The Spa from the present to the future”, allestimento di Simone Micheli sul tema della Spa per celebrare i suoi 25 anni di attivita’ (che mi sembrano tantissimi e al quale faccio i miei auguri, dato che proprio nel suo studio ho iniziato il mio percorso di architetto progettista d’interni), “Alla scoperta del color design”, incontro con la color designer Francesca Valan e la visual facilitator Sara Seravalle (al quale purtroppo non ho potuto essere presente ma che spero vi presenta’ qualcuna delle mie colleghe invitate), e molti altri eventi ancora.

 


Tendenze attuali

Il veloce blog-tour tra i padiglioni svoltosi nella giornata di sabato scorso e la mia toccata e fuga alla fiera milanese ha permesso purtroppo soltanto un assaggio delle tendenze del lifestyle attuale. Assaggio che, tuttavia, ha evidenziato in maniera chiara ed inequivocabile gli stili ed il gusto contemporaneo, a cavallo tra modernità, recupero e reinterpretazione del passato, urban-style e vintage minimal-chich e sofisticato.

Le aziende e i designer affiancano attualmente il recupero di oggetti vecchi e dismessi (è il caso dell’azienda udinese Fiorira’ un giardino) all’uso di nuovi materiali, sia per la riproduzione di oggetti d’uso comune (ad esempio il bamboo biodegradabile del servizio Klippan di MVH) che per la reinterpretazione degli stili del passato (come i servizi di piatti in melanina – materiale che sembra ceramica – di BaciMilano, o la collezione in plexiglass della linea Baroque&Rock), per giungere infine alla produzione di forme ed arredi futuristici (ad esempio la fibra di cellulosa e il cartone+tessuto riciclato per i complementi e l’oggettistica di Essent’ial) dai colori shock.

Collezione Baroque&Rock, di Baci Milano.

 

I piatti in bamboo biodegradabile di MVH
 

La contemporaneità dirompente di Essent’ial

Il vintage industriale di Dialma Brown

 

Accanto ai toni delicati del legno e dei tessuti grezzi e tutte le tonalità del grigio e del nero, si conferma il fascino dei colori vivaci, sia nella moda che per  gli accessori e i complementi d’arredo.



Taglieri in legno d’acacia di The Gift Company

 

 
Diffusori d’aroma con luce, Girmi.    
Complementi d’arredo, MVH.
Coltellerie Berti
Gli orologi a cucu’ di Progetti


Considerazioni sul design per bambini

Decisamente la sezione Living habits è stata quella in cui si è respirata di piú l’aria da fiera internazionale e che meglio ha riposto alle aspettative, mentre piuttosto deludente è stata la mia veloce visita alla sezione Kids & Style, scarsamente organizzata ed in cui la selezione degli espositori non è risultata altrettanto rigida, dando vita ad un ambiente caotico e da mercatino di paese piú che da esposizione di grido.
Una nota di merito, quando alla progettazione degli spazi temporanei, bisogna darla allo stand Sambonet, che ha messo in scena un allestimento estremamente coinvolgente, essenziale, nuovo: un piccolo spazio a misura di bimbo, un interno contemporaneo in cui mangiare, giocare, sostare e rilassarsi. E’ stata l’unica azienda, tra l’altro, a presentare in uno spazio apposito dedicato al mondo dell’infanzia la sua linea di piatti per bambini.
Mi auguro che con il tempo l’esempio di Sambonet si estenda anche alla sezione Kids & Style, che di lifestyle e design italiano, mi è parso, aveva invece proprio poco.

Area Kids dello stand Sambonet

 

Area kids dello stand Sambonet


HOMI andrà a New York dal 16 al 19 maggio 2015 portando il lyfestyle italiano oltreoceano.

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